Tra le specifiche tecniche prese in considerazione per l’acquisto di un nuovo smartphone figura ovviamente anche il processore, quello che in sostanza è il cuore dei nostri dispositivi riscuote soprattutto l’interesse degli utenti più consapevoli che, solitamente, volgono il loro sguardo ai prodotti Qualcomm. L’azienda infatti si è costruita un’ottima reputazione nel corso degli anni, in ambito mobile infatti i chip prodotti dalla società sono considerati migliori rispetto a quelli della concorrenza, sia in termini di prestazioni che di consumi.
Sul finire del mese di ottobre abbiamo visto come l’azienda abbia presentato il suo ultimo chipset di punta, lo Snapdragon 8 Elite, componente migliorata sotto diversi punti di vista rispetto alle precedenti generazioni. I dispositivi che potranno vantare il nuovo processore beneficeranno di tutta una serie nuove funzionalità, ma potrebbero anche essere soggetti ad un aumento di prezzo considerando il maggiore esborso richiesto ai produttori per implementarlo sui propri smartphone; il chip in questione ha infatti un prezzo superiore di circa il 20% rispetto alle generazioni precedenti, attestandosi introno ai 190 dollari. Purtroppo, sembra che la tendenza sia quella di continuare su questa strada.
Aumenti di prezzo in vista per i prossimi processori di punta Qualcomm
Secondo alcuni rapporti condivisi in rete, sembra che Qualcomm aumenterà notevolmente il prezzo dello Snapdragon 8 Elite di seconda generazione. Considerando il prezzo dell’attuale componente, anche un rincaro lieve porterebbe il costo per i produttori sopra i 200 dollari.
Sembra che le cause per le quali si paventa questa prospettiva siano diverse, per esempio Qualcomm potrebbe produrre il prossimo chipset sul nodo N3P di TSMC, ovvero una versione migliorata dell’attuale nodo 3nm della stessa azienda che dovrebbe offrire una densità di transistor ancora migliore per prestazioni ed efficienza migliori. Il passaggio al nuovo processo produttivo dovrebbe garantire un miglioramento delle prestazioni del 20%, circostanza che potrebbe in parte giustificare l’aumento di prezzo della componente.
Un costo più alto tuttavia andrebbe a ridurre il margine di profitto dei diversi produttori intenzionati ad implementare il futuro processore di Qualcomm sui propri smartphone, produttori che si vedrebbero “costretti” ad aumentare di conseguenza il costo al dettaglio dei propri prodotti.
L’azienda tuttavia può tranquillamente permettersi di applicare un rincaro alla futura componente, come detto infatti la concorrenza, almeno nella fascia alta, non riesce sempre a stare al passo di Qualcomm; MediaTek è sicuramente migliorata molto nel corso degli ultimi anni e lo dimostra anche il recente Dimensity 9400, ma la società deve ancora conquistare la fiducia sia dei produttori che dei consumatori nella fascia premium.
La stessa Samsung potrebbe teoricamente vantare la propria divisione interna Exynos che, tuttavia, negli ultimi tempi ha subito diverse battute di arresto, tanto che le indiscrezioni più recenti vogliono l’azienda decisa ad utilizzare le soluzioni proposte da Qualcomm per tutta la serie Galaxy S25. Bisognerà attendere per scoprire quale impatto avrà sul mercato un possibile aumento di prezzo della futura generazione di processori Qualcomm.
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