Il dado è tratto: HUAWEI ha finalmente svelato le sue carte sul futuro dei propri smartphone. L’azienda cinese, dopo anni di battaglia con il ban USA e di soluzioni alternative per sopravvivere nel mercato mobile, ha deciso di tagliare definitivamente i ponti con Android.

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HUAWEI volta definitivamente pagina: darà il benservito ad Android e punterà su HarmonyOS Next dal 2025

La notizia arriva direttamente dalla Cina, dove il colosso di Shenzhen ha presentato i nuovi Mate 70 e il pieghevole Mate X6. Ma non fatevi ingannare: questi dispositivi sono solo la punta dell’iceberg di una rivoluzione ben più profonda che sta per investire l’ecosistema HUAWEI.

Il protagonista di questa svolta epocale è HarmonyOS Next, una piattaforma che questa volta non ha nulla a che vedere con Android lanciata ufficialmente qualche settimana fa. Dimenticatevi la vecchia versione di HarmonyOS, quella che strizzava ancora l’occhio al robottino verde, in quanto basata proprio sul framework Android: qui parliamo di un sistema operativo completamente nuovo, sviluppato da zero dai tecnici HUAWEI.

La transizione sarà ovviamente graduale. I possessori dei nuovi Mate 70 e Mate X6 riceveranno inizialmente HarmonyOS 4.3, per poi passare a HarmonyOS Next tramite un aggiornamento software. La vera rivoluzione è fissata per il 2025, quando tutti i nuovi device HUAWEI verranno lanciati sul mercato nativamente con il nuovo sistema operativo.

Per quanto riguarda la disponibilità delle applicazioni, il vero ago della bilancia che decreterà il successo o l’insuccesso di questo nuovo sistema operativo, HUAWEI non si è fatta cogliere impreparata. Sebbene le app Android non saranno più compatibili su HarmonyOS Next, gli sviluppatori sono già al lavoro e i numeri parlano chiaro: 10.000 applicazioni sono già pronte al lancio. L’obiettivo è quello di raggiungere quota 100.000 in tempi record. Un traguardo ambizioso ma necessario per convincere gli utenti a fare il grande salto.

La mossa di HUAWEI è tanto coraggiosa quanto rischiosa. Abbandonare Android significa rinunciare a un ecosistema consolidato per costruirne uno nuovo da zero. Ma forse è proprio questa la chiave di volta: liberarsi completamente dalle catene del ban americano per riprendere il controllo del proprio destino tecnologico.

Il mercato cinese sarà il banco di prova iniziale. Se gli utenti risponderanno positivamente, potremmo assistere alla nascita di un terzo ecosistema mobile globale, alternativo a iOS e Android. Una prospettiva che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza e che ora potrebbe diventare realtà.

Resta da vedere se HUAWEI riuscirà nell’impresa tutt’altro che scontata di convincere sviluppatori e utenti a seguirla in questa nuova avventura. Una cosa è certa: il 2025 si preannuncia come l’anno zero di una nuova era per il colosso cinese. E noi non vediamo l’ora di raccontarvela.