Rispetto a qualche anno fa, sempre più utenti pretendono stabilità durante l’utilizzo di uno smartphone, il sistema deve sempre essere fluido e reattivo a prescindere dall’app in esecuzione. Tuttavia, per vari motivi, può succedere che alcune componenti del sistema come Android System WebView si arrestino in maniera anomala, andando a pregiudicare il sogno di stabilità e fluidità del malcapitato utente.

WebView è una componente estremamente importante del nostro amato sistema operativo, è grazie ad essa infatti che le applicazioni possono visualizzare i contenuti web. Sembra che Google abbia deciso di apportare alcune modifiche partendo da Android 15, prossima versione del robottino verde, con lo scopo di diminuire gli arresti anomali di WebView, aumentando al contempo la stabilità e la sicurezza del sistema; vediamo insieme come.

Android 15 accoglierà un nuovo modulo WebViewBootstrap Mainline

A conti fatti Android System WebView altro non è se non una versione ridotta del browser Chromium integrata nel sistema operativo Android, essa consente agli sviluppatori di utilizzare l’API WebView di Android per far sì che le loro applicazioni possano mostrare i contenuti di una pagina web. Appare evidente dunque come un eventuale arresto anomalo di WebView possa avere un impatto differente in base all’applicazione interessata, nonché di differente gravità: potrebbe semplicemente comportare la mancata visualizzazione di una pagina o la totale impossibilità per l’applicazione di avviarsi e funzionare regolarmente.

Alcuni di voi potrebbero ricordare come qualche tempo fa, nel 2021, Google fu costretta a scusarsi con gli utenti per una serie di malfunzionamenti e arresti anomali che interessarono diversi dispositivi di diversi produttori, causati proprio da un malfunzionamento di WebView.

L’importanza intrinseca di tale componente è riscontrabile anche nel fatto che Google provvede a rilasciare gli aggiornamenti necessari tramite il Play Store e non con i classici aggiornamenti OTA, in modo da poter apportare rapidamente modifiche per risolvere eventuali bug rilevati nel componente WebView. Questo approccio però fa anche sì che la maggior parte degli smartphone in circolazione esegua versioni simili di questa componente, cosa che non accadrebbe se Google facesse passare per i vari OEM l’aggiornamento di questa componente, viso che potrebbe volerci molto più tempo in questo modo per il rilascio di un aggiornamento.

In realtà però, sembra che Google si affidi agli OEM per implementare gli aggiornamenti ad alcune parti di WebView: gli aggiornamenti al componente principale del browser sono gestiti da Google Play ormai da anni, mentre gli aggiornamenti alle API del framework principale utilizzate dalle app per integrare WebView sono gestiti dagli OEM. Ciò è dovuto al fatto che il colosso attualmente non ha modo di applicare direttamente le patch al codice per le API WebView principali, ma si limita ad aggiornare il codice in AOSP, aspettando poi che gli OEM lo integrino nella loro prossima versione.

Tuttavia, sembra che a partire da Android 15 le cose potrebbero cambiare visto che Google sembra sia al lavoro su un nuovo modulo Project Mainline, chiamato WebViewBootstrap. Molti di voi ricorderanno Project Mainline, iniziativa introdotta dall’azienda con Android 10 grazie alla quale è possibile dividere in moduli i componenti del sistema operativo, in modo che gli aggiornamenti di funzionalità e sicurezza possano essere forniti tramite Google Play anziché tramite regolari aggiornamenti OTA.

Nonostante al momento il repository di codice pubblico per WebViewBootstrap sia vuoto, grazie ad alcune fonti dei colleghi di androidpolice possiamo farci un’idea leggermente più precisa dei piani di Google: sembra che il colosso abbia intenzione di spostare diverse parti del codice relativo all’API WebView di Android in questo nuovo modulo WebViewBootstrap, così da poter aggiornare il codice in situazioni di emergenza, ad esempio quando WebView non è in grado di avviarsi.

Sembra che il modulo potrà vantare anche alcune nuove funzionalità di “resilienza”, grazie alle quali potrebbe rilevare automaticamente quando WebView non è in grado di avviarsi e implementare le correzioni necessarie; non sono previste al momento nuove funzionalità o modifiche API di cui gli sviluppatori dovranno preoccuparsi.

Secondo quanto riportato, il nuovo modulo dovrebbe fare il suo debutto con Android 15, ma sembra poco probabile che Google abbia intenzione di rendere la sua adozione obbligatoria per gli OEM fin da subito, cosa che presumibilmente potrebbe avvenire con la futura versione Android 16. Ad ogni modo, il modulo WebViewBootstrap non è apparso nella versione pubblica Developer Preview 1 di Android 15, bisognerà attendere per scoprire se saranno presenti eventuali tracce nella prossima anteprima dedicata agli sviluppatori.

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