Nelle ultime ore Google ha ricevuto complimenti e apprezzamenti da parte di Massimiliano Capitanio, il commissario AGCOM ha tessuto le lodi del colosso di Mountain View con un post su Linkedin per aver rimosso dal Google Play Store l’app Live Football Tv HD, software pirata scaricato da oltre mezzo milione di utenti che consentiva la visione e fruizione di diversi eventi sportivi in streaming, campionato di calcio italiano compreso.

L’operato dell’azienda, oltre a dare manforte alla recente attivazione dalla piattaforma Piracy Shield, segue i dettami del Digital Service Act europeo che, tra le altre cose, si prefigura come ulteriore strumento per combattere la pirateria.

Google rimuove dal Play Store un’app che permetteva di guardare il campionato di calcio italiano illegalmente, plauso dell’AGCOM

In un periodo storico in cui la fruizione della maggior parte dei contenuti votati all’intrattenimento passa attraverso il web e una connessione internet, la lotta alla pirateria assume un’importanza sempre più rilevante; sono lontani i tempi dei video messaggi all’inizio delle VHS che invitavano gli utenti a non copiare la cassetta di turno (ammettiamolo, non hanno mai sortito alcun effetto oltre a qualche risata), ad oggi chiunque possieda un dispositivo in grado di connettersi alla rete può potenzialmente avere accesso ad un catalogo infinito di contenuti.

Questo di per sé non rappresenta un problema, anzi, il problema è rappresentato dal fatto che la disponibilità di questi contenuti comporta il lavoro di diverse persone ed è dunque giusto che questo lavoro venga ripagato e riconosciuto tramite il pagamento dell’abbonamento di turno, oltre al fatto che la maggior parte di questi contenuti sono inoltre coperti dal diritto d’autore a livello legale.

Ad ogni modo Google ha provveduto alla rimozione dell’app già citata in apertura, non solo ovviamente per dare una mano alla piattaforma Piracy Shield, ma anche per non contravvenire al Digital Service Act europeo, secondo il quale le piattaforme di grandi dimensioni (come il Google Play Store) che dovessero ripetutamente ospitare applicazioni che veicolano contenuti illeciti o nocivi potrebbero essere sanzionate fino al 6% del fatturato mondiale.

AGCOM rimozione app pirata Google Play Store

Il commissario AGCOM Massimiliano Capitanio ha dunque lodato l’operato dell’azienda, ricordando al contempo quelli che sono i rischi nei quali incorrono gli utenti che continuano ad usufruire di determinati servizi in maniera illegale:

La lotta alla pirateria sbarca anche su Google Store. E’ solo un primissimo inizio, ma è davvero significativo che in queste ore Google, a livello planetario, abbia rimosso dal proprio store l’applicazione pirata Live Football tv hd, piattaforma illegale di streaming scaricata da oltre mezzo milione di utenti. L’applicazione era utilizzata per guardare un’infinità di eventi sportivi, tra cui ovviamente anche il campionato di calcio italiano.

Questo risultato è il frutto delle sinergie messe in campo dal Parlamento, da Agcom, dai detentori dei diritti, dalle compagnie telefoniche e dagli Internet Service provider per debellare un fenomeno che fa perdere all’Italia 1.7 miliardi di euro ogni anno e oltre 10.000 posti di lavoro. Migliaia di utenti non sanno ancora oggi che guardare una partita in modo illegale e clandestino è un reato e comporta una sanzione che può arrivare fino a 5000 euro. Sanzione che può essere comminata, appunto, a tutti gli utenti che usano applicazioni per guardare illegalmente partite di calcio e altri eventi sportivi coperti da diritto d’autore.

Questa azione di Google si affianca al lavoro svolto dalla piattaforma Piracy Shield che, in 24 giorni, ha disabilitato 1510 IP pirata e circa 2000 FQDN inibendo la visione illegale di eventi sportivi a centinaia di migliaia di utenti.

Insomma, ben venga la convergenza di differenti attori nella lotta alla pirateria, considerando la portata del fenomeno ci vorrà del tempo prima di riuscire a debellarlo, anche perché il software rimosso dal Google Play Store non è certo l’unico della sua tipologia; lo stesso commissario infine riporta i numeri aggiornati dell’attività di Piracy Shield che “in 24 giorni, ha disabilitato 1510 IP pirata e circa 2000 FQDN (Fully Qualified Domain Name) inibendo la visione illegale di eventi sportivi a centinaia di migliaia di utenti“.

Potrebbe interessarti anche: Ancora malware sul Play Store, fate attenzione a queste app