Il nuovo Codice della Strada è in via di definizione, e quest’oggi spunta una novità riguardante l’utilizzo dello smartphone o del cellulare alla guida. Si aggiunge infatti un emendamento che prevede la sospensione breve della patente per chi viene pizzicato mentre usa il telefono al volante: vediamo i dettagli.

Sospensione della patente fin da subito con l’utilizzo del telefono alla guida

Un emendamento presentato dal PD e riformulato dal governo ha ottenuto l’approvazione in commissione Trasporti della Camera. In queste ore i deputati hanno concluso l’esame dei 770 emendamenti presentati, e ora per l’approvazione ufficiale è necessario passare dall’esame in Aula e in Senato a marzo.

Cosa prevedono le novità? Chi utilizza lo smartphone o il cellulare al volante potrà vedersi ritirare la patente in base ad alcuni criteri che vale la pena analizzare nel dettaglio. Chi sarà pizzicato alla guida con il telefono in mano e possiede almeno 10 punti sulla patente, avrà una sospensione della stessa per una settimana; se invece i punti rimasti sono già inferiori ai 10, la patente “salterà” per 15 giorni. Nei casi in cui l’uso dello smartphone è causa di incidenti, i tempi raddoppieranno.

L’articolo 173 del Codice prevedeva la sospensione della patente da 1 a 3 mesi in caso di recidiva nel biennio“, ha spiegato Elena Maccanti (Lega), relatrice del provvedimento. Con le novità previste, la sospensione arriverà già dalla prima violazione. Maccanti aggiunge che si è trattato di “un lavoro molto approfondito, con oltre 100 soggetti ascoltati“, e che “c’è stato davvero uno sforzo per trovare le formulazioni migliori su alcuni dei temi sulla sicurezza stradale e consegnare al Parlamento il testo migliore possibile“.

L’obiettivo è ovviamente quello di scoraggiare ulteriormente l’utilizzo del telefono alla guida, che risulta tra le prime cause d’incidente. Vale la pena citare anche un altro emendamento al ddl, che non riguarda direttamente gli smartphone, ma che risulta comunque importante. Per quanto riguarda gli accertamenti, il nuovo Codice potrebbe mettere sullo stesso piano chi guida in stato di ebbrezza e chi lo fa sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, con sanzione subito dopo un primo controllo. Allo stato attuale invece, è previsto l’accertamento dello stato di alterazione psico-fisica e non è sufficiente che venga provata la presenza delle sostanze nel sangue.

Se tutto procederà come previsto, il testo del nuovo Codice della Strada approderà in aula a Montecitorio il prossimo 1° marzo 2024.

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