Viviamo in un periodo storico in cui diversi aspetti della nostra quotidianità vengono costantemente monitorati dai dispositivi tecnologici in nostro possesso, oltre alle attività sportive e ai parametri inerenti alla salute, il sonno, o meglio la sua qualità, è un aspetto che riscuote sempre più interesse da parte degli utenti. Samsung è pienamente consapevole di ciò, l’azienda ha infatti investito svariate risorse nel miglioramento dei propri dispositivi indossabili nel corso del tempo, dotandoli di nuovi sensori e funzioni il cui scopo è proprio quello di monitorare la qualità del sonno.

Grazie ai numerosi dati raccolti dall’app Samsung Health l’azienda conduce ciclicamente diversi studi e, recentemente, ha condiviso i risultati dell’ultimo studio condotto sulla qualità del sonno dei propri utenti a livello mondiale; si tratta secondo la società di uno dei più grandi studi sulla salute del sonno mai intrapresi, che ha analizzato i risultati di circa 716 milioni di notti di sonno raccolte tramite Samsung Health e i dispositivi delle serie Galaxy Watch tra giugno 2021 e maggio 2023. Vediamo cosa è emerso dallo studio.

Secondo Samsung dormiamo tutti meno e peggio

Come anticipato in apertura, c’è sempre maggior interesse da parte degli utenti verso il monitoraggio della qualità del sonno, tanto che secondo i dati di Samsung il numero di utenti che monitorano attivamente il proprio sonno è aumentato del 182% negli ultimi due anni. L’azienda ha dunque a disposizione un vasto numero di dati da analizzare e quanto emerso dal recente studio non è particolarmente entusiasmante.

Secondo i dati raccolti e analizzati da Samsung, la durata media del sonno è diminuita in tutto il mondo da 7 ore e 3 minuti a 6 ore e 59 minuti, poco sotto la soglia di 7 ore raccomandata dalla National Sleep Foundation, ma non è tutto, anche l’efficienza del sonno (rapporto tra il tempo effettivo di sonno rispetto al tempo totale trascorso a letto ogni notte) è diminuita a causa dell’aumento dei tempi di veglia.

Nel corso degli ultimi due anni (ricordiamo che lo studio prende in esame i dati raccolti tra giugno 2021 e maggio 2023) la durata e l’efficienza del sonno sono diminuite indipendentemente dal sesso, dall’età o dalla regione geografica.

Lo studio condotto da Samsung mostra anche come il debito del sonno (misura dell’incoerenza del sonno determinata dal rapporto tra la durata del sonno nei giorni feriali e nei fine settimana) contribuisca negativamente ai problemi globali, gli utenti Samsung Health più giovani avevano quasi il doppio del debito di sonno registrato dagli utenti più anziani, facendo registrare dunque una maggiore incoerenza; di contro gli utenti più anziani hanno fatto registrare una durata del sonno più breve e tempi di veglia più lunghi.

Tra gli altri risultati emersi dallo studio figura come l’efficienza del sonno tenda al ribasso per tutti, maschi e femmine, anche se le donne sembrano far registrare un calo più marcato, così come gli utenti con più di 70 anni; in media, i nordamericani hanno registrato il calo maggiore nell’efficienza del sonno, mentre gli asiatici il minore, inoltre escludendo il Nord America e l’Europa, le persone nel resto del mondo dormono in media meno di 7 ore a notte.

L’azienda infine mette in evidenza come lo strumento Sleep Coaching di Samsung Health sia un valido aiuto per gli utenti, asserendo che secondo i dati le persone che utilizzano lo strumento in questione dormono meglio dopo soli due mesi di coaching.

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