Google è sempre al lavoro per migliorare la qualità dei servizi offerti ai propri utenti, per questo oggi oltre al rilascio di Google Wi-Fi Provisioner sul Play Store (di modo da semplificare gli aggiornamenti), ci sono novità anche per Google Assistant e per i dispositivi domestici intelligenti.

Google Wi-Fi Provisioner si aggiorna e sbarca sul Play Store

Questa mattina Big G ha rilasciato un aggiornamento per l’app Google Wi-Fi Provisioner, applicazione dedicata a fornire e gestire le configurazioni di rete Wi-Fi; inoltre per la prima volta l’app in questione viene resa disponibile sul Play Store.

L’aggiornamento porta l’applicazione di sistema alla versione 1.2.480746471 e, per il momento, non sembrano esserci differenze evidenti rispetto alla precedente versione.

Con il rilascio tramite Play Store Google Wi-Fi Provisioner potrà essere aggiornata in maniera più semplice, senza necessariamente attendere un aggiornamento di sistema; inoltre va ad unirsi ad altre applicazioni di servizi proprietari, precedentemente rilasciate attraverso lo store di Big G.

L’assistente di Big G sta diventando più intelligente nella gestione dei dispositivi domestici smart

Google si impegna costantemente per migliorare l’esperienza utente con la casa intelligente, ciò passa attraverso Google Assistant che sta ricevendo alcune nuove funzionalità.

Attraverso un post sul proprio blog, l’azienda annuncia che l’assistente sarà presto in grado di riconoscere meglio i dispositivi presenti nelle nostre abitazioni; per fare ciò l’assistente completerà le richieste dell’utente utilizzando informazioni contestuali, come ad esempio la stanza di casa in cui ci si trova. In questo modo, chiedendo ad esempio all’assistente Google di “spegnere la lampada”, anche senza utilizzare il nome preciso con cui il dispositivo è stato impostato, l’assistente sarà in grado di individuarlo in base al contesto della richiesta.

Con i futuri aggiornamenti l’assistente sarà sempre più in grado di soddisfare le richieste dell’utente, processandole in base alla posizione dei dispositivi nella casa; questi aggiornamenti derivano da reti neurali su larga scala che apprendono grazie a degli esempi e utilizzano contestualmente l’esperienza per soddisfare le richieste in maniera più accurata, in modo simile al sistema PaLM-SayCan di cui vi abbiamo già parlato.

Ad ogni modo l’azienda sottolinea come, in seguito alle modifiche al modo in cui Google Assistant comprende e risponde alle richieste, alcuni comandi che funzionavano in passato potrebbero non funzionare più, motivo per cui le novità di cui sopra verranno rilasciate ed implementate in maniera graduale.

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