L’atteso flagship dell’azienda cinese Xiaomi 12 Ultra potrebbe bissare il successo del suo predecessore e finire sul podio di DXOMark. Per chi non ne fosse a conoscenza, DXOMark è un’azienda di test indipendente che esegue migliaia di prove sui sensori fotografici di fotocamere e smartphone. L’insieme dei dati, che comprende test effettuati sia per la parte fotografica che per quella video, vengono poi utilizzati per stilare una classifica in cui le prestazioni degli smartphone sono valutate oggettivamente.

Partnership con Leica e nuovo design

Xiaomi 12 Ultra non è ancora stato presentato ufficialmente ma Wang Teng, general manager di Xiaomi in Cina, ha condiviso un post sulla piattaforma cinese di microblogging Weibo riguardo le capacità fotografiche del prossimo top di gamma della compagnia. A quanto pare le novità in serbo per gli utenti saranno molte, a partire da un design completamente differente rispetto a Xiaomi Mi 11 Ultra, primo smartphone ad essere equipaggiato con il sensore Samsung GN2 da 50 Megapixel. Come non dimenticare poi il piccolo schermo secondario posto accanto al comparto fotografico: sembra però che il successore prenderà un’altra direzione.

Sembra quasi scontato che Xiaomi 12 Ultra vedrà insieme Xiaomi e Leica unite per dare vita ad un nuovo sistema fotografico, ora che il contratto di esclusiva collaborazione con Huawei si è concluso. Dalle indiscrezioni più recenti sembra che il top di gamma sarà dotato di un modulo circolare che ricorda il design di Leitz Phone 1, il primo smartphone di  Leica dotato di un sensore da 1″ con 20 MP di risoluzione. Render e mockup realizzati in alluminio sembrano confermare la presenza di un inserto circolare in cui saranno presenti i sensori fotografici, ma Xiaomi ha più di un asso nella manica.

xiaomi 12 ultra leica

Secondo fonti attendibili potrebbe debuttare anche un nuovo algoritmo per la post-produzione degli scatti. Chi ha avuto o possiede tuttora un Google Pixel – qui c’è la nostra recensione del Google Pixel 6 –  sa quanto può fare la differenza l’applicazione di algoritmi di correzione software per migliorare la qualità degli scatti su smartphone. Le capacità hardware da sole non bastano, specie quando vengono utilizzati sensori con dimensioni così piccole, se paragonati ai sensori fotografici di mirrorless e reflex.

Anche la scienza dei colori utilizzata fa una grande differenza, ed in questo la collaborazione con Leica potrebbe aiutare tantissimo, in particolare per la produzione di scatti in bianco e nero, campo in cui Leica ha fatto e continua a fare la storia. Voi cosa ne pensate? Xiaomi 12 Ultra potrebbe davvero entrare nell’olimpo della classifica di DXOMark? Fateci sapere nel box commenti.

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