In un intervista al Sole 24 Ore, l’AD di Iliad Italia ha risposto in maniera piuttosto decisa agli analisti che accusano il quarto operatore di essere la causa di una guerra dei prezzi che sta mettendo in difficoltà il mercato e anche gli stessi operatori storici. Iliad comunque si prepara al lancio della sua offerta internet fissa che inizialmente farà uso della rete Open Fiber. Oltre a questa conferma, Levi ha voluto dire la sua sui second brand di TIM, Vodafone e WINDTRE, i quali sono nati praticamente con l’unico obbiettivo di contrastare l’ascesa di Iliad.

Secondo Levi Iliad ha spostato la partita sulla trasparenza e non sulla “guerra dei prezzi” e questo li ha premiati. I tre grandi operatori italiani invece, per contrastare il rapido successo del nuovo competitor hanno creato i second brand che di fatto deviano l’attenzione sui prezzi, senza però ottenere risultati troppo positivi. Questa situazione si è già vista in Francia, quando con l’entrata in gioco di Free Mobile nel 2012, i grandi operatori preesistenti hanno risposto creando MVNO che però non sono stati in grado di recuperare i clienti persi.

In effetti, analizzando il mercato, si ha l’impressione che Iliad non stia subendo affatto la competizione dei second brand Kena Mobile, ho. Mobile e Very Mobile in quanto la propria crescita non si è mai arrestata arrivando fino a 8,5 milioni di utenti. Purtroppo però i problemi sono arrivati per gli altri MVNO i quali, di fronte a prezzi così bassi non sono in grado di competere dato che non hanno le forze economiche per poter offrire certe tariffe. I margini infatti sono talmente risicati che per un’azienda che non ha alle spalle gruppi importanti come Gruppo Poste Italiane (nel caso di PosteMobile) e Swisscom (nel caso di Fastweb) è impossibile rispondere.

Tra l’altro i piccoli operatori, realtà che potrebbero offrire servizi di qualità a prezzi modici, sono obbligati a trattare proprio con i grandi gestori di rete. Queste trattative spesso impiegano mesi per concludersi e nel frattempo i second brand degli stessi gestori hanno già lanciato offerte più convenienti o con un maggior numero di giga. La questione insomma non è sicuramente di chiara lettura e ogni parte può far leva sulle proprie ragioni.

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