Quello degli aggiornamenti è un discorso delicato e molto sentito da parte degli utenti Android, che troppo spesso si ritrovano abbandonati dai produttori. Lo sviluppo degli aggiornamenti, anche l’implementazione delle patch di sicurezza, richiede notevoli investimenti e per questo i produttori offrono un supporto decisamente limitato nel tempo, pur se con qualche eccezione.

Aggiornamenti a pagamento

Se alcuni colossi come Samsung e Google fanno degli aggiornamenti un punto di forza, offrendo il supporto agli aggiornamenti di sicurezza per quattro o cinque anni, alcuni produttori “minori” non dispongono delle stesse risorse e stanno pensando ad altri modi per riuscire a coprire le spese.

HMD Global, il brand che controlla lo storico marchio Nokia, ha scelto una strada decisamente particolare, mai battuta finora, quella degli aggiornamenti a pagamento. Nonostante un supporto di buon livello, con tre anni di aggiornamenti di sicurezza inclusi, la compagnia sta pensando di introdurre una opzione a pagamento per alcuni modelli, al fine di prolungare di un anno la ricezione degli aggiornamenti.

Se il nuovo Nokia XR20 può infatti godere di quatto anni, la maggior parte dei modelli in commercio può contare sui tradizionali tre anni di aggiornamenti. Secondo quanto afferma NokiapowerUser, HMD Global vorrebbe introdurre un’opzione a pagamento, riservata inizialmente ai modelli Nokia X10 e Nokia X20, per estendere di dodici mesi il supporto alle patch di sicurezza.

Diversi rivenditori europei hanno inserito tale opzione a listino, al prezzo di 24,94 euro, anche se al momento non è possibile acquistarle, visto che sono state rimosse dai database. è dunque possibile che le informazioni siano state pubblicate per sbaglio o che si tratti di una mossa di marketing. HMD Global potrebbe infatti sondare il terreno per vedere la reazione degli utenti e capire se ritengono il prezzo adeguato al servizio proposto. Dopotutto si tratterebbe di un costo mensile di due euro, a fronte del quale sarebbero garantite patch per un anno, senza però che sia dettagliato il loro numero.

Non è comunque chiaro se si tratti di un servizio pensato principalmente per le attività professionali o se sia destinato all’utenza finale. Sareste disposti a pagare per estendere il periodo di ricezione degli aggiornamenti di sicurezza? Fatecelo sapere attraverso il box dei commenti.