Una delle funzionalità attese prima del lancio della serie Google Pixel 6 era quella relativa al sistema di autenticazione basato sul riconoscimento facciale dell’utente (Face Unlock), non effettivamente disponibile in occasione dell’esordio dei nuovi smartphone del colosso di Mountain View ma che potrebbe arrivare nelle prossime settimane.

Almeno ciò è quanto sembra emergere da Android 12L Beta anche se, stando a ciò che è stato scoperto, tale funzione potrebbe essere un’esclusiva degli utenti Google Pixel 6 Pro mentre chi usa il modello “normale” dovrà continuare a fare affidamento soltanto sul sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.

Ricordiamo che Google negli scorsi anni ha deciso di puntare su un sistema di autenticazione basato sul riconoscimento facciale con Google Pixel 4, smartphone dotato del sensore radar Soli e di altre componenti dedicate a questa soluzione (come ad esempio due sensori IR), tornando poi sulle serie Google Pixel 5 e Pixel 6 al classico sensore per il riconoscimento delle impronte digitali.

Android 12L ha una sorpresa per Google Pixel 6 Pro

Analizzando il codice della versione beta di Android 12L, il team di 9to5Google ha scoperto che gli sviluppatori del colosso di Mountain View hanno in progetto di reintrodurre Face Unlock: in particolare, si fa riferimento alla possibilità per gli utenti di scegliere l’autenticazione con il viso, l’impronta digitale o entrambi i sistemi e ciò esclude Google Pixel 4 (che non ha un sensore per il riconoscimento delle impronte digitali).

I riferimenti nel codice di Android suggeriscono tuttavia che solo Google Pixel 6 Pro potrà contare su tale funzionalità e ciò potrebbe spiegare anche la decisione di Google di dotare tale device di una fotocamera frontale migliore (da 11,1 megapixel con un campo visivo da 94° a fronte di quella da 8 megapixel con un campo visivo di 84° del modello “base”).

Pare che la ragione per cui la funzione Face Unlock non è stata implementata sin dal lancio di Google Pixel 6 Pro sia legata alla non ancora ottimizzazione raggiunta dal team di sviluppatori del colosso di Mountain View, che ha preferito prendersi qualche mese in più per mettere a punto un sistema più efficiente.

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