Google prepara il terreno per le auto del futuro con l’ultimo aggiornamento ad Android Automotive 12, il sistema operativo per auto che manda in pensione Android Auto e rende tutte le auto più simili ad una Tesla che al sistema infotainment della Fiat Panda – senza nulla togliere a quest’ultima, che adoriamo. Con l’elettronica delle auto che è diventata centrale nello sviluppo del settore auto, è facile capire perché Google stia spingendo fortemente nella direzione di Android Automotive: un vera piattaforma flessibile e potente per controllare ogni aspetto dell’auto, sviluppato partendo dal sistema Android .

Al momento però le notizie sullo sviluppo software passano un po’ in sordina, tanto che Mishaal Rahman su Twitter ha ben ricordato a tutti che l’immagine di sistema di Android Automotive 12 è online dal 4 ottobre, rilasciata insieme ai sorgenti AOSP – la versione di Android open source senza servizi Google integrati.

Rispetto ad Android Auto, il sistema Automotive è concepito per essere utilizzato su di un display dalle dimensioni generose, e questo lo si capisce subito se si prova a emulare virtualmente l’immagine di sistema. Le icone sono grandi e gli elementi ben distanziati, per cui è facile supporre che il prodotto ideale per Android Automotive 12 sia un tablet dalle dimensioni generose.

Dalle immagini qui sopra si può dare uno sguardo all’interfaccia utente, che si fregia di un nuovo launcher e che mostra una gestione dello spazio su schermo più razionale, dividendo i contenuti in due colonne di facile lettura per chi è al volante.Tra tutte le novità introdotte annoveriamo anche :

  • gestione migliorata per la manopola di controllo a 4 vie;
  • app dedicata per la ricezione e la composizione di messaggi durante la guida;
  • Heads-Up Notifications (HUN) gestite in ordine di priorità;
  • indicatore dell’uso del microfono da parte delle app;
  • la possibilità di creare e rimuovere utenti Android dal dispositivo per la gestione in remoto tramite nuove API realizzate ad-hoc;
  • connessione Bluetooth migliorata nelle performance;
  • opzioni ADB attivabili in remoto esclusivamente dal produttore di hardware;
  • rilevamento automatico dell’orario anche in modalità offline grazie alla rete Global Navigation Satellite System (GNSS).

Per i più curiosi, il changelog completo con le novità introdotte dalla nuova versione software sono disponibili sul sito ufficiale dei sorgenti Android.  Se siete invece tra coloro che non vedono l’ora di mettere le mani su un’auto con a bordo Android Automotive 12, diciamo che c’è da aspettare ancora un po’. Di seguito riportiamo la lista delle aziende che hanno confermato la volontà di commercializzare i propri prodotti integrando Android Automotive 12:

  • 2022 GMC Hummer EV;
  • 2022 GMC Sierra;
  • 2022 GMC Yukon;
  • 2022 Chevrolet Tahoe;
  • 2022 Chevrolet Suburban;
  • 2022 Chevrolet Silverado;
  • 2023 Cadillac Lyriq;
  • 2022 Renault Mégane E-Tech Electric;
  • 2021 Volvo XC40 Recharge;
  • 2022 Volvo C40 Recharge;
  • 2022 Volvo XC60;
  • 2022 Volvo S90;
  • 2022 Volvo V90;
  • 2022 Volvo V90 Cross Country.

L’unica auto che al momento utilizza Android Automotive, ma con la versione software ferma ad Android 10, è la Polestar 2 entrata in commercio nel 2020. Nel 2023 anche Ford e Lincoln prevedono di immettere sul mercato auto con a bordo Android Automotive, ma ancora non sappiamo quali saranno i modelli interessati. Nel frattempo potete dare un’occhiata al lavoro dello sviluppatore Emil Borconi, il quale è riuscito a far funzionare Android Auto sul sistema di infotainment della sua Tesla: giusto per avere un assaggio di cosa potrebbe riservarci il futuro.

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