La serata di ieri, 17 agosto 2021, è stata a suo modo storica: è stato annunciato ufficialmente il lungamente atteso Google Pixel 5a, che sarà il primo smartphone Made by Google a non offrire spazio gratuito illimitato per i backup su Google Foto.

Sebbene non rappresenti un prodigio tecnico o di originalità – distinguerlo da Google Pixel 5 e soprattutto da Google Pixel 4a 5G sembra un gioco del tipo “Cerca le differenze” –, Google Pixel 5a è uno smartphone di fascia media comunque apprezzabile: la scheda tecnica di buon livello (anche se il display è fermo a 60 Hz), il comparto fotografico che saprà regalare soddisfazioni, la certificazione IP, la batteria cresciuta rispetto ai modelli precedenti e gli aggiornamenti di Google (con Feature Drop annessi) sono un bel biglietto da visita.

Su questo smartphone, comunque, aleggia un grosso “ma” che non si può ignorare: lo scorso 1 giugno è ufficialmente finita l’era dello spazio di archiviazione gratuito illimitato su Google Foto e Google Pixel 5a è il primo smartphone di Big G a farne le spese.

Come sicuramente sapete, Google Foto permette di effettuare i backup scegliendo tra “Qualità originale” e “Risparmio spazio di archiviazione” (la vecchia “Alta qualità”). Per molti anni uno dei principali vantaggi della serie Pixel rispetto agli smartphone dei vari OEM era rappresentato dallo spazio di archiviazione in cloud gratuito in “Qualità originale” che non andava ad erodere lo spazio che Google assegna comunque gratis a ogni account. Col passare degli anni, il vantaggio è andato scemando: già alle serie Pixel 2 e Pixel 3 veniva garantito solo per i tre anni successivi al lancio, mentre coi Pixel 3a, Pixel 4 e successivi la “Qualità originale” è stata del tutto sostituita dall’opzione “a una qualità leggermente inferiore“.

Google Pixel 5a nasce nell’era post-1 giugno e vede sparire del tutto il vantaggio di cui sopra: a questo modello non verrà garantito in alcun modo spazio di archiviazione gratuito illimitato su Google Foto, neppure in qualità “Risparmio spazio di archiviazione”. Insomma, una volta esauriti i 15 GB associati di base all’account, l’utente dovrà sottoscrivere un piano Google One oppure cercare alternative a Google Foto.

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