Pur sapendo quali sono i comportamenti da evitare e le buone pratiche, gli adolescenti commettono gli stessi errori degli adulti quando si tratta di password informatiche.

Questo è quanto emerso da uno studio del National Institute of Standards and Technology statunitense che ha analizzato le password di 1500 ragazzi tra gli 8 e i 16 anni.

Nello studio sono state poste varie domande agli interessati sull’uso delle password e il dispositivo più utilizzato è risultato essere il notebook, anche se nella fascia di età 14-16 trionfa lo smartphone, usato da oltre il 90% dei soggetti.

I ragazzi commettono gli stessi errori degli adulti nella gestione delle password

In media i ragazzi hanno riportato di possedere due password per la scuola e quattro a casa e fortunatamente stanno imparando a evitare di scriverle su carta, mantenerle private, uscire dopo ogni sessione e altre “best practices”.

Se da un lato i giovanissimi sono probabilmente più consapevoli delle buone regole per la gestione delle password rispetto agli adulti, non evitano gli errori più comuni.

Quattro su dieci tra 8-10 anni e un terzo dei più grandi non cambia spesso la parola chiave, inoltre se solo 2 su 10 tra i più piccoli ammette di condividere la password con gli amici, la percentuale cresce al 44% tra i più grandi.

I ricercatori spiegano che per gli adolescenti una parte importante nella costruzione delle relazioni si basa sulla fiducia nel condividere i segreti e hanno la percezione che condividere le password non rappresenti un comportamento rischioso.

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