Essere l’applicazione di messaggistica istantanea ha i suoi svantaggi e WhatsApp non ne è immune, stando ai risultati di una ricerca pubblicata da Kaspersky. Analizzando i dati anonimizzati, forniti volontariamente dagli utilizzatori di Kaspersky Internet Security per Android, è emerso quali siano le applicazioni di messaggistica più utilizzare dai truffatori per raggiungere i propri scopi.

WhatsApp è largamente l’app più colpita

Trattandosi dell’app di messaggistica più utilizzata, era inevitabile che WhatsApp fosse anche la più colpita dai tentativi di phishing, che tra dicembre 2020 e maggio 2021 hanno superato i 90.000 casi tra gli utenti Kaspersky. In vetta c’è dunque WhatsApp con l’89,6% dei casi, davanti a Telegram con il 5,6% e Viber con il 4,7%, con Hangouts ben distanziato.

Il Paese in cui è stato registrato il maggior numero di attacchi è la Russia, che compre quasi la metà del totale, davanti a Brasile e India. Come dicevamo Kaspersky Internet Security for WhatsApp ha rilevato il maggior numero di link dannosi su WhatsApp, grazie anche alla sua elevata diffusione, mentre Telegram è stato utilizzato in maniera meno significativa, così come Viber e Hangouts molto meno diffusi dei due rivali.

Le tecniche di phishing continuano dunque a essere molto popolari tra i truffatori, complice la semplicità con cui possono essere effettuati e la disattenzione con cui gli utenti tendono a leggere buona parte dei messaggi ricevuti.  Kaspersky ci ricorda una serie di regole seguire con attenzione per evitare di finire vittima di truffe e raggiri, che potrebbero costarci molto in termini economici:

  • fare attenzione agli errori di ortografia o a dettagli anomali presenti nei link
  • non condividete link sospetti con i vostri contatti, soprattutto quelli delle cosiddette “Catene di Sant’Antonio””
  • spesso i messaggi fraudolenti sembrano provenire da siti affidabili, presso cui i truffatori hanno recuperato i vostri dati
  • non fidatevi nemmeno degli amici più cari, anche loro potrebbero essere stati compromessi e avervi inviato inavvertitamente un link pericoloso
  • installare un buon antivirus o comunque un sistema di prevenzione evoluto, che nella maggior parte dei casi bloccherà i link sospetti.