Negli ultimi anni si sta moltiplicando quasi a dismisura il numero di siti di trasmissione e di antenne per la telefonia mobile distribuiti sul territorio italiano, fatto che ha scatenato numerose polemiche, soprattutto in seguito all’accensione delle reti 5G che, secondo alcune teorie complottiste, sarebbero strettamente legate alla diffusione del coronavirus.

Nuovi limiti per le emissioni elettromagnetiche

In realtà l’Italia è il Paese europeo con i limiti più bassi in merito alle emissioni elettromagnetiche, che possono raggiungere i 6V/m e 0,1 W/mq. Ecco perché gli operatori telefonici sono costretti ad aprire nuovi siti di trasmissione e a installare migliaia di nuove antenne, suscitando non poche proteste tra i residenti, preoccupati dalle possibili conseguenze dell’inquinamento elettromagnetico.

Ecco perché la IX Commissione della Camera dei Deputati, dedicata a Trasporti, poste e telecomunicazioni, ha approvato l’innalzamento delle soglie di emissioni, al fine di allineare l’Italia agli altri Paesi. Ecco quindi che si dovrebbe passare da 6 V/m a 61 V/m e da 0,1 W/mq a 10 W/mq, limiti dieci volte rispetto a quelli attuali.

Al momento manca l’approvazione del Governo, che però dovrebbe recepire il consiglio della Commissione e rendere esecutivo il cambiamento. In questo modo dovremmo osservare una forte accelerazione sia sul campo del 5G che su quello della fixed wireless basato sulle millimeter wave, favorendo gli operatori che potrebbero risparmiare nella realizzazione delle proprie reti.

Per gli utenti però questo potrebbe tradursi in minori aumenti tariffari ma soprattutto in un minor numero di siti di trasmissione e in un minor numero di antenne necessarie a raggiungere i propri target di copertura nazionale.

Nonostante non siano mai state presentate evidenze scientifiche che provino l’esistenza di un impatto negativo sulla salute, quando le emissioni restano all’interno dei limiti di legge, sono già numerose le alzate di scudi contro questa nuova manovra, definita pericolosa dall’Alleanza Italiana Stop 5G. Sono già state raccolte oltre 60.000 firme contro il nuovo provvedimento ed è stato indetto uno sciopero della fame per sensibilizzare l’opinione pubblica:

Se la manovra venisse infatti approvata anche dal Parlamento e/o dal Governo, su tutta Italia verrebbe ad abbattersi un vero e proprio tsunami elettromagnetico senza precedenti, aumentando l’overdose elettromagnetica di un valore arbitrario pari a ben 10 volte più alto di quello di oggi (in fisica un ordine di grandezza più alto di 110 volte), il tutto per favorire il 5G nell’installazione di milioni di nuove antenne via terra e del Wi- Fi dallo spazio.

Ricordiamo però che si tratta di affermazioni spesso arbitrarie, fornite da una associazione secondo cui c’è una stretta correlazione tra 5G e coronavirus, che però non è stata in grado di  fornire spiegazioni sul fatto che, pur avendo i livelli più bassi di emissioni elettromagnetiche in Europa, l’Italia sia stata uno dei Paesi più colpiti dall’emergenza sanitaria.