Da quando l’ex Presidente Trump ha inserito Huawei all’interno della Entity List, di fatto dando vita al cosiddetto ban USA contro Huawei, il colosso cinese è andato incontro ad alcuni enormi problemi che, in ultima analisi, l’hanno costretto a vendere il brand HONOR e addirittura a valutare anche la vendita dei brand degli smartphone serie P e Mate.

Gli USA ritornano al tavolo con Huawei?

Le cose, però, potrebbero cambiare adesso che Joe Biden è diventato Presidente degli Stati Uniti, o almeno questo è quello che ha lasciato intendere Gina Raimondo, governatore di Rhode Islad e nominata al Commercio.

Interpellata su come l’amministrazione si comporterà con l’annoso problema del ban, Raimondo ha dichiarato che avrebbe “rivisto il metodo applicato, si sarebbe consultata con gli alleati, con i partner industriali – Qualcomm, in tempi non sospetti, si è dichiarato molto preoccupato del grave danno economico che le aziende USA avrebbero pagato per colpa del ban – e fatto una valutazione su cosa sia meglio per la sicurezza nazionale ed economica.”

La dichiarazione di Raimondo aprono quindi un importante spiraglio di luce per Huawei che, non è un segreto, sta avendo enorme difficoltà a competere sul mercato internazionale da quando non può più utilizzare i Google Mobile Services (GMS) e quindi non accedere più al Play Store e a tutti i servizi Google estremamente popolari in Occidente.

Tutto questo, però, va inserito in un contesto più ampio che vede Raimondo, se confermata nel ruolo di capo del Commercio, intenzionata ad “utilizzare tutti gli strumenti a mia disposizione nella misura più ampia possibile per proteggere gli americani e la nostra rete dalle interferenze cinesi o da qualsiasi tipo di influenza secondaria.”