La pandemia che da un anno sta tenendo sotto scacco il mondo intero si fa sentire anche in campo tecnologici, con ovvie conseguenze anche per i consumatori finali. Dopo i problemi legati alla produzione, che nel campo di PC e notebook non riesce a stare al passo con l’enorme domanda, ora si aggiungono i problemi legati alle spedizioni dall’estremo oriente.

Nella prima metà dello scorso anno, a seguito dei numerosi lockdown attivati per contenere la diffusione del nuovo coronavirus, migliaia di container sono rimasti bloccati nei porti europei e americani. Con la domanda di merci schizzata alle stelle, è iniziata una concorrenza spietata tra gli spedizionieri di container che ha inevitabilmente fatto lievitare i costi di trasporto.

Il costo della spedizione di un classico container da 12 metri è passato dai 2.000 dollari del mese di novembre agli oltre 9.000 dollari attuali e la situazione è tutt’altro che stabilizzata. L’aumento della domanda ha fatto aumentare le spedizioni con una congestione dei principali porti commerciali, portando i trasportatori ad aumentare i prezzi per compensare i tempi persi nell’attesa.

La crescita dei costi è dovuta anche al dirottamento dei container per l’Europa verso rotte transpacifiche, con lievitazione ovvia di tempi e costi. Il problema invece non si pone con le spedizioni verso gli USA, in quanto è stato proprio il governo cinese, nel tentativo di non inasprire la guerra commerciale in atto tra i due paesi, a chiedere che venissero bloccati i prezzi.

Sono due le alternative per i produttori: attendere tempi migliori, anche se questo porterebbe a una forte carenza di prodotti sul mercato europeo, o riversare gli aumenti, che per molti hanno superato il 300%, sugli utenti finali. Anche se la situazione dovrebbe rimanere tale per tutto il 2021, è possibile che il capodanno cinese, con un conseguente rallentamento della produzione, possa consentire di smaltire le spedizioni arretrate, permettendo ai prezzi di rimanere quantomeno stabili.

Molti simile, se non addirittura peggiore, sembra la situazione del trasporto aereo, che in questo momento risente della grande quantità di spazio sui cargo commerciali richiesto per il trasporto in tutto il mondo dei vaccini contro il COVID-19, che obbliga i produttori di tecnologia a competere per ottenere uno spazio per le proprie spedizioni.