Può sembrare l’inizio della trama di un film di fantascienza ma in realtà è tutto vero: un gruppo di ricercatori della China Academy of Launch Vehicle Technology, sta lavorando ad un particolare chip in grado di ricaricare uno smartphone tramite la differenza di calore (caldo/freddo). Il principio, che si basa su dispositivi termoelettrici, è già utilizzato in altri contesti e potrebbe presto trovare posto anche all’interno del mondo mobile.

Una semplice borraccia per generare elettricità

In particolare gli scienziati della China Academy of Launch Vehicle Technology hanno realizzato una singolare borraccia munita di un chip termoelettrico integrato all’interno del coperchio. Esso si occupa di trasformare il calore dell’acqua in elettricità e renderla così disponibile allo smartphone che si può ricaricare.

Ma Mei, a capo del team di ricercatori, sottolinea quanto la popolarità degli smartphone cozza spesso con la disponibilità di una fonte di energia quando si è lontani da una presa di corrente, come ad esempio quando si va in capeggio. A tal proposito, questa particolare borraccia è in grado di generare elettricità sfruttando la differenza di calore, il tutto senza dover dipendere in primis da una fonte di energia.

“Abbiamo scoperto che la bottiglia d’acqua può fornire da 20 a 30 minuti di elettricità dopo avervi versato da 300 a 500 millilitri di acqua bollente”, sottolinea Sheng Jiang, uno dei ricercatori del team, e il suo utilizzo è del tutto semplice e naturale: basta semplicemente collegare il proprio smartphone alla porta USB presente nel tappo della borraccia.

Allo stato attuale il team di scienziati è alla ricerca di collaborazioni con aziende esterne per commercializzare il prodotto, il cui prezzo dovrebbe essere pari a circa 150/200 yuan, ovvero 18/25 euro al cambio.