Facebook dovrà pagare quasi 4 milioni di euro a titolo di risarcimento per aver copiato un’app sviluppata da Business Competence, una piccola società di consulenza informatica e di sviluppo software con sede nella periferia milanese.

Secondo i giudici il colosso a stelle e strisce avrebbe copiato l’app Faround che consente agli utenti di individuare negozi, locali, ristoranti di loro interesse nei paraggi tramite la geolocalizzazione, con la possibilità di leggere e postare recensioni e consentendo agli esercenti di pubblicare offerte.

La software house milanese presentò la sua app al social per l’approvazione come Facebook App, ma dopo qualche mese Facebook integrò Nearby nel social come app nativa.

Secondo Business Competence lo strumento di Facebook è molto simile alla loro applicazione che ha accusato una sensibile riduzione in termini di incremento della base utenti come conseguenza diretta, cosa che ha portato la software house milanese a procedere prima in via informale e in seguito per via legale.

Quattro ragazzi della provincia milanese affondano Zuckerberg in tribunale

La sentenza in primo grado dichiara Facebook responsabile di violazione del diritto d’autore e di concorrenza sleale.

L’illecito era già stato accertato nella sentenza di primo grado e confermato anche in appello e a settembre 2019 era arrivata la prima quantificazione del danno per la società con sede a Cassina de’ Pecchi, in provincia di Milano.

Il tribunale aveva stabilito un risarcimento pari a 350 mila euro e i giudici di primo grado della sezione specializzata imprese avevano disposto a carico di Facebook la somma di 90 mila euro di spese legali a favore della società italiana e il rimborso dei consulenti tecnici della stessa, ma ora i giudici di appello hanno portato la cifra da risarcire a 3.831.000 euro. Il mese scorso un bug di Facebook ha messo a rischio i dati privati degli utenti Instagram.