Facendo un rapido salto temporale al Google I/O 2019, il colosso di Mountain View mostrava per la prima volta la Driving Mode di Google Assistant, ovvero una particolare e interessante funzionalità pensata per sostituire l’applicazione Android Auto dagli smartphone e migliorare enormemente la user experience degli utenti mentre utilizzano Google Maps.

Si espande a macchia d’olio

Durante il mese di ottobre di quest’anno, a distanza di quasi un anno e mezzo dall’annuncio ufficiale della feature, abbiamo visto come la Driving Mode di Google Assistant iniziava a farsi timidamente intravedere all’interno della interfaccia di Google Maps, annunciando così l’avvio del rollout della funzione per alcuni fortunati utenti.

In queste ore scopriamo che il rollout della Driving Mode di Google Assistant continua la sua espansione ad un numero sempre maggiore di utenti Android, ad oggi ancora limitati agli Stati Uniti d’America. Nel momento in cui la funzione sarà attiva anche nel nostro Paese, verrà proposta o all’interno di Google Maps tramite un apposito messaggio, oppure direttamente all’interno delle impostazioni di Google Assistant.

Una volta attivata, la funzione permetterà ad esempio di:

  • fare partire una telefonata semplicemente con la keyword “Chiama nome_contatto” oppure “Fai partire una chiamata”;
  • rispondere ad una chiamata in entrata;
  • inviare un messaggio;
  • farsi leggere il contenuto di un messaggio;
  • ascoltare musica.

Il team di design di Google che si occupa di aggiungere la feature all’interno di Google Maps, ha pensato bene di implementarla non andando a stravolgere l’interfaccia grafica di Maps, ma bensì aggiungendo una barra inferiore con l’icona di un microfono e con la possibilità di avviare alcune applicazioni.

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Ricordiamo, infine, che la Driving Mode di Google Assistant, una volta estesa a tutti, sarà disponibile su tutti gli smartphone con Android 9 o superiore e con almeno 4 GB di RAM a disposizione.