Motorola ha negli ultimi tempi adottato una politica molto particolare riguardo il software presente sui suoi dispositivi, Moto X e Moto G. Su entrambi, infatti, l’azienda dal marchio alato, acquisita da poco da Lenovo, ha installato di default una versione praticamente stock di Android con l’aggiunta di poche funzionalità che sono andate a risaltare il valore dei dispositivi.

Questa scelta particolare, in controtendenza con quasi tutte le altre maggiori aziende del panorama Android, deriva da un aspetto molto importante a cui in Motorola difficilmente rinunceranno. A spiegarci un po’ il motivo che c’è alla base di questa particolare strategia ci pensa Andrew Morley, Vice Presidente di Motorola e Direttore Generale dell’azienda per il Regno Unito e l’Irlanda.

Vediamo cosa ci dice a riguardo il signor Morley:

Offrire l’ultima versione di Android è assolutamente importante, perchè ci sono tante applicazioni e servizi che funzionano meglio sull’ultima versione di Android. Per cui desideriamo portare l’ultima versione del sistema operativo su tutti i nostri dispositivi il più presto possibile.

Quello di cui ci occupiamo è far girare Android vanilla (stock) sui nostri dispositivi, e oltre questo introduciamo un ridotto numero di applicazioni che però hanno un grande impatto. Android vanilla offre proprio un’esperienza favolosa con cui cominciare, ma quello che cerchiamo di fare è innovare introducendo un ridotto numero di nuove funzioni. Un esempio è Motorola Migrate. Quello che fa l’applicazione è permettere di trasferire foto, video, contatti e chiamate dal vecchio dispositivo Android al Moto G, tutto senza fili e con un click di un solo pulsante. Così puoi caricare tutti i tuoi dati – tutto quello che c’è di importante nel tuo vecchio telefono – sul Moto G praticamente all’istante.

L’idea che abbiamo è quella che quando vogliamo aggiornare Android non dobbiamo partire dal principio – abbiamo quindi una versione di base importante del software su cui lavorare. Pensiamo che questo sia il miglior compromesso – offrire la pure experience Android ma introdurre solo qualche nuovo servizio che aggiunge valore al risalto del dispositivo.

Aggiornamenti rapidi, funzioni irrinunciabili e Android stock: questi i piani di Motorola che, molto probabilmente, non cambieranno da qui ad alcuni anni. Secondo voi è la giusta strategia oppure preferite dispositivi Android molto più spinti nella personalizzazione?

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