Lo scorso 25 aprile è stato ufficializzato Meizu M3, il nuovo smartphone low-budget dell’azienda con caratteristiche harware assolutamente interessanti. I ragazzi di Gizmochina lo stanno già provando da alcuni giorni e hanno provato a disassemblarlo per scoprire cosa nasconde sotto la scocca.

Sicuramente è un dispositivo che potrebbe stravolgere le carte in tavola negli smartphone di fascia medio-bassa se proposto sotto i 150€: ma è ben costruito?

Il sistema di smontaggio è molto simile a quello adottato da Apple per iPhone 3G in quanto è necessario rimuovere due piccole viti vicine alla presa USB e successivamente sollevare lo schermo con una ventosa.

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L’elevata sottigliezza e leggerezza della back cover posteriore, sicuramente sostituibile in caso di graffi o cadute, ha costretto gli ingegneri ad inserire delle protezioni in plastica per la scheda madre: nonostante questo tutti i componenti si smontano abbastanza facilmente.

In generale il Meizu M3 si dimostra essere uno smartphone economico ma ben costruito grazie alla elevata modularità dei componenti e ad alcuni accorgimenti che l’azienda cinese ha voluto prendere per evitare spiacevoli incidenti. Cosa ne pensate?

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