Sembra che negli ultimi anni LG abbia inserito in alcuni dei suoi flagship, uno strumento di root checking, che controlla la presenza dei permessi di root sullo smartphone, finendo però per peggiorarne le prestazioni. Per gli utenti di LG lo sblocco del bootloader e dei permessi di root è una pratica comune, vista la facilità con cui possono essere portate a termine queste operazioni e testimoniata dal grande numero di Custom ROM disponibili in Rete.

La scoperta del root checker è stata effettuata dall’utente cimm0k di XDA, insospettito dalle prestazioni del suo LG V20. Lo strumento di LG, chiamato semplicemente Root Checker Tool genera una miriade di processi che finiscono per influire negativamente sulle prestazioni del sistema.

Al momento sembrano essere interessate le varianti T-Mobile di LG V20 e LG G6 oltre alla versione europea di LG G5, sia con Marshmallow che con Nougat. L’unico modo per liberarsi del processo indesiderato è quello di modificare l’immagine di boot, un’operazione che non è alla portata di tutti.

Su XDA sono disponibili un’immagine di boot modificata per LG V20 (T-Mobile) e uno script per applicare la patch autonomamente. Ovviamente se non volete correre rischi vi conviene aspettare che qualcuno pubblichi un file opportunamente modificato e testato.

Per verificare se nel vostro smartphone LG è presente il tool di LG vi basterà installare un terminale, facilmente reperibile sul Play Store, e digitare i seguenti comandi:

su

ps | grep rctd

Se il comando non restituirà nessun risultato vuol dire che il vostro smartphone non contiene il tool di LG, viceversa dovrete cercare una versione modificata dell’immagine di boot.