Un paio di settimane fa avevamo parlato dello sblocco del bootloader di Huawei Nexus 6P, e della possibilità che l’operazione andasse a modificare in modo irreversibile lo stato di un QFuse. Sembra che in realtà l’operazione si sblocco ed il successivo blocco del bootloader non vadano in alcun modo ad intaccare il QFuse.

A sollevare la questione è Artem Russakoskii  di Android Police che sottolinea come lo smartphone esca di fabbrica con il QFuse Status già in modalità ENABLED, prima ancora di andare ad intervenire sul bootloader. Sicuramente Google ha cambiato le operazioni per lo sblocco, che non può più essere eseguito con il comando adb fastboot oem unlock ma che richiede ora il comando fastboot flashing unlock fastboot flashing unlock_critical.

Nexus6p_QfuseUna ulteriore conferma arriva dal thread originale su Reddit che ha scatenato le notizie sul QFuse. Si tratterebbe quindi di una errata interpretazione, in quanto lo stato del QFuse indicherebbe che il dispositivo ha il secureboot attivato, opzione con la quale tutti i dispositivi escono dalla fabbrica. Buone notizie quindi per i modder che potranno continuare ad installare Custom ROM, sbloccare il bootloader e “giocare” in tutta tranquillità con il loro Huawei Nexus 6P senza preoccuparsi di garanzie invalidate.

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