Il presidente Trump lo aveva fatto intendere nei giorni scorsi ma la conferma che Huawei sarà una pedina di scambio nella guerra commerciale in corso tra Cina e USA arriva dal G20, il forum internazionale che si sta svolgendo in questi giorni in Giappone.

A parlare è Steven Mnuchin, Segretario del Tesoro degli Stati Uniti, commentando l’affermazione di Trump in merito alla messa al bando di Huawei, che impedisce alle aziende americane di portare avanti trattative commerciali con il colosso cinese.

“Penso che quello il presidente sta dicendo è che, se continuiamo con l’accordo, forse potrebbe fare qualcosa per Huawei se riceverà dalla Cina rassicurazioni e garanzie. Ma questi sono problemi di sicurezza nazionale.

Sembra dunque confermata l’ipotesi che Huawei sia semplicemente una pedina di scambio utilizzata dall’amministrazione Trump per forzare la mano al governo cinese nella guerra dei dazi doganali, con cui gli USA stanno cercando di ridurre il deficit commerciale.

Mnuchin, come riporta Reuters, ha proseguito affermando che se la Cina non si mostrerà pronta a scendere a più miti consigli, Trump proseguirà per la propria strada, incurante delle possibili ripercussioni per le compagnie americane coinvolte:

Se la Cina vorrà proseguire nell’accorso, siamo pronti a muoverci nella direzione prestabilita. Se la Cina non vorrà proseguire con le trattative, il Presidente Trump sarà felice di proseguire per la sua strada e applicare dazi per bilanciare i rapporti commerciali.” 

Ricordiamo che nei giorno scorsi si era mossa anche Google, i cui interessi commerciali con Huawei sono enormi, per sottolineare la pericolosità insita in un sistema personalizzato da parte del colosso cinese, più preoccupante di eventuali spyware negli smartphone cinesi.

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