Mentre si avvicina il momento del debutto della tecnologia 5G sui dispositivi che teniamo in tasca ogni giorno, iniziano ad emergere i piccoli problemi. Nulla che possa frenarne la diffusione, intendiamoci.

Ma Huawei, grande realtà nel mondo delle reti prima ancora che dei “prodotti finiti” come gli smartphone, avverte che la rete 5G consumerà molta più energia della precedente, al punto che si renderà necessario curare oltremodo la dissipazione del calore sui prodotti che ospiteranno il chip radio del futuro.

Questi, secondo Eric Xu, CEO di Huawei, consumeranno due volte e mezza l’energia degli attuali. Ciò implica in ogni caso l’impiego di batterie più capaci e ingombranti oltre ad un tubo di calore di dimensioni maggiori, ma è cruciale incrementare gli sforzi per rendere il tutto più efficiente nel giro di poco.

Huawei, che ha tutta l’intenzione di essere la prima a lanciare uno smartphone pronto per le nuove reti nel prossimo giugno, per dissipare il calore nella maniera migliore sembra essersi rivolta ai taiwanesi di Auras Technology.

Secondo indiscrezioni, per consentire al nuovo smartphone di raggiungere velocità di scambio dati dieci volte superiori a quelle attualmente garantite dal 4G, i taiwanesi di Auras hanno studiato un “sistema ad alte prestazioni” composto principalmente da una lamina di rame spessa 0,4 mm presa a prestito dai notebook di fascia alta in grado di dissipare il calore in scioltezza, se raffrontata alle soluzioni in grafite della maggior parte dei telefoni in commercio.

Huawei procede in parallelo anche sul fronte dell’intelligenza artificiale, tema su cui si è dimostrata essere una tra le prime a crederci e tra le aziende più reattive. Per fortificare quello che è uno dei suoi punti di forza ha lanciato HCNA-AI, ossia un programma che mira ad avvicinare i talenti accademici e le aziende che cercano nuove menti da impiegare nello sviluppo dell’IA.