La guerra dichiarata dagli Stati Uniti a Huawei prosegue senza sosta e nelle scorse ore si è arricchita di un nuovo capitolo, destinato probabilmente a dare il via a numerose polemiche.

A dire delle autorità statunitensi, infatti, il predominio del colosso cinese nel settore del 5G rischia di avere notevoli ripercussioni nell’ambito della sicurezza.

Gli Stati Uniti, pertanto, pare abbiano dato il via ad una sorta di campagna di sensibilizzazione rivolta ai propri alleati occidentali con l’obiettivo di metterli in guardia di fronte a tale pericolo, invitandoli a non affidare a Huawei le proprie infrastrutture nel campo delle telecomunicazioni.

In sostanza, se non si tratta di invito al boicottaggio del colosso cinese (come già fatto per gli smartphone), poco ci manca. Stando a quanto riportato da The Wall Street Journal, funzionari del governo statunitense avrebbero informato le autorità di Paesi come Italia, Germania e Giappone dei grandi rischi per la sicurezza informatica legati all’eccessivo utilizzo delle soluzioni di Huawei. E pare che gli USA stiano anche organizzando una vera e propria campagna commerciale per aiutare i Paesi alleati a uscire dalla dipendenza tecnologica.

Ovviamente la replica di Huawei non si è fatta attendere e il produttore ci ha tenuto a precisare che le sue soluzioni sono utilizzate “in più di 170 Paesi in tutto il mondo, servendo 46 dei primi 50 operatori mondiali, aziende Fortune 500 e centinaia di milioni di consumatori”, criticando la posizione presa dalle autorità statunitensi, senza dubbio al di fuori della loro giurisdizione.

Huawei è anche certa che i propri partner continueranno a puntare sulle sue soluzioni. Staremo a vedere.