Al termine dell’evento online nel corso del quale è stata annunciata la serie Huawei P40, affiancata dallo smartwatch Huawei Watch GT 2e e dallo speaker Huawei Sound X, il CEO  del Consumer Business Group Richard Yu ha risposto a una serie di domande poste dai giornalisti, rigorosamente online, legate alla disponibilità dei nuovi flagship.

Anche Giorgio Furcas, Deputy General Manager di Huawei Italia ha parlato, rilasciando un’intervista all’agenzia di stampa ANSA, con alcune considerazioni sull’attuale situazione mondiale, così come Adolfo Binni, Head of Product Engagement di Huawei Consumer Business Groupo Italy.

Nessun ritardo per la serie Huawei P40

L’attuale emergenza sanitaria non influirà sulla disponibilità della serie Huawei P40. Lo afferma Richard Yu, secondo il quale i componenti sono in produzione fin dallo scorso mese di dicembre, ben prima dello scoppio ufficiale della pandemia. Il CEO ricorda inoltre che al momento è in forte crescita la domanda per notebook e tablet, visto che milioni di studenti sono costretti a ricorrere all’istruzione a distanza.

Anche gli smartphone stanno diventando sempre più indispensabili ed è per questo che le vendite dovrebbero tornare a crescere dopo un brusco rallentamento dovuto in buona parte al grosso calo della produzione in Cina in seguito alla chiusura di gran parte delle attività produttive.

Vendite colpite ma ci sarà la ripresa

È sostanzialmente ottimista anche Giorgio Furcas che conferma la contrazione delle vendite di smartphone nel corso del 2020, a fronte di una crescente domanda per notebook e tablet, settore in cui Huawei è ben posizionata, grazie a un ecosistema completo.

Quanto l’attuale situazione sarà superata, Furcas prevede un’esplosione dei consumi su tutti i fronti, anche se ritiene probabile che ci saranno delle conseguenze, psicologiche ma non solo, per alcune fasce di utenti.

Apprezzamento anche per la strada intrapresa con gli Huawei Mobile Services, che consentirà a Huawei di non essere soggetta a nuove restrizioni da parte di governi stranieri. Anche gli utenti italiani stanno dimostrando il loro apprezzamento alla nuova piattaforma, tanto che il 70% dei possessori di smartphone Huawei utilizzano regolarmente App Gallery anche in quei dispositivi dove è installato Google Play Store.

Huawei, ci ricorda Richard Yu, è sempre pronta a riprendere la collaborazione con Google qualora la situazione tra USA e Cina dovesse cambiare radicalmente nei prossimi mesi.

L’evoluzione di App Gallery

Adolfo Binni, Head of Product Engagement Huawei CBG Italy, si è invece espresso sulla situazione attuale di App Gallery, l’app store proprietario di Huawei. Ecco dunque cosa possiamo aspettarci nei prossimi mesi, quali sono le tipologie di app sul quale si sta lavorando maggiormente e com’è la situazione della app bancarie, al momento grandi assenti nello store Huawei.

Siamo molto soddisfatti di quanto fatto finora su AppGallery sia a livello locale che a livello internazionale. In soli due anni Huawei AppGallery è diventato infatti il terzo store di app più grande al mondo, raggiungendo 210 miliardi di download nel 2019, di cui 1.2 miliardi solo in Europa, 26 milioni mensili di utenti attivi in Europa e 400 milioni in tutto il mondo.

Continueremo a lavorare ogni giorno insieme alla nostra community di sviluppatori e partner per ampliare le App disponibili e fornire agli utenti tutto quello di cui hanno bisogno. Per quanto riguarda le app bancarie, hanno scelto di salire a bordo di AppGallery alcuni servizi come Relax Banking Mobile, myCartaBCC e Bancaperta. Stiamo lavorando ogni giorno per arricchire lo store con tutti i principali player del settore, con i quali le discussioni sono già in fase avanzata.