Durante lo scorso Google I/O, tenutosi poco più di un mese fa, è stato presentato Google Foto il nuovo servizio che diventa indipendente da Google+. Tra le tante funzioni proposte la più interessante è senz’altro rappresentata dalla possibilità di godere di uno spazio di archiviazione illimitato.

L’unico prezzo da pagare è la perdita di qualità delle immagini salvate ma per molti si tratta di un problema di poco conto. Negli ultimi giorni però si sono moltiplicate le segnalazioni da parte di utenti che lamentano la presenza di un limite invisibile agli upload.

Diciamo invisibile perché non è chiaro quale sia il criterio adottato da Google per bloccare il caricamento di nuove immagini ad alcuni utenti. L’ipotesi più plausibile è che al superamento di una certa quota mensile di dati il servizio venga temporaneamente sospeso per essere riattivato dopo un periodo più o meno breve di “cooldown”.

Se da una parte il comportamento di Google può essere compreso, essendo mirato a scoraggiare l’abuso del servizio, dall’altra parte rimane la scarsa chiarezza del colosso di Mountain View che non avvisa l’utente in nessun modo, limitandosi a bloccare le operazioni di caricamento di nuove immagini.

Sembra che le segnalazioni provengano in gran parte da utenti che hanno caricato oltre 20.000 foto nel loro spazio di archiviazione per cui il problema non dovrebbe colpire indiscriminatamente tutti gli utenti. Ci aspettiamo in ogni caso una presa di posizione ufficiale da parte di Google volta a chiarire definitivamente le molte ombre che stanno accompagnando il debutto di Google Foto.

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Aggiornamento: un dipendente di Google ha comunicato che ogni problema è stato risolto e quindi ora tutto funziona come dovrebbe.