Google è alla costante ricerca di nuovi metodi per aumentare la qualità del servizio offerto e conseguentemente, della soddisfazione dei consumatori che utilizzano le varie piattaforme di ricerca. Tuttavia, l’ultimo brevetto depositato dal colosso di Mountain View, è molto particolare; la valutazione delle performance del servizio verrà basata sull’analisi dei dati biometrici e delle espressioni facciali che l’utente farà nel momento in cui visualizzerà il risultato della ricerca.

Il brevetto permetterà all’azienda di misurare i dati biometrici grazie ai numerosi sensori presenti sugli smartphone. Tra questi, ovviamente, un ruolo importante lo svolgerà la fotocamera frontale del dispositivo. L’immagine proveniente da quest’ultima, garantirà informazioni circa il rossore del viso, la dilatazione della pupilla, i movimenti dell’occhio e il battito delle ciglia; questi dati verranno associati a diversi risultati, quali la temperatura corporea e la frequenza cardiaca, ottenuti da altri sensori presenti, magari, su uno smartwatch.

brevetti Google

I dati ottenuti, dopo essere stati associati ad un punteggio, verranno usati per garantire dei migliori risultati alla successiva ricerca, inerente il medesimo oggetto. Probabilmente, per l’implementazione di tale sistema di controllo ci vorrà tanto tempo; tuttavia, nel momento in cui inizierà lo sviluppo vero e proprio, tale innovazione potrebbe spianare la strada per il raggiungimento dell’obbiettivo che il mondo degli smartphone e dei servizi associati si erano posti fin dall’inizio: fornire il risultato perfetto al momento giusto.

Via, Immagine