Uno dei più grossi problemi che affligge Android è certamente la frammentazione, un qualcosa che sembrava Google potesse far ben poco per risolvere; infatti, BigG fornisce il proprio OS ai produttori, e sebbene Google si adoperi per rilasciare aggiornamenti spesso e volentieri, il fatto che poi i produttori li rilascino per i propri dispositivi non è qualcosa che la stessa Google può controllare.

A quanto pare, però, il colosso di Mountain View potrebbe aver in mente un piano per risolvere questo problema (o almeno cercare di risolvere); nel nuovo Compatibility Design Documents (un documento dedicato ai produttori e contenente le regole da seguire per poter commercializzare i propri dispositivi con Android) rilasciato dopo l’arrivo di Android 7.0 Nougat, Google ha aggiunto una piccola novità sotto il termine “Android Extensions“, una sorta di librerie condivise che dovranno essere aggiunte obbligatoriamente dai produttori.

Il funzionamento di queste librerie potrebbe essere simile a quello di Google Play Services, tramite cui Google fornisce agli utenti nuove feature e funzionalità tramite un aggiornamento; sarebbe inoltre possibile portare agli utenti anche nuove AOSP API con la semplicità di un aggiornamento per un’app (e non con un vero e proprio aggiornamento firmware), permettendo all’utente di ricevere funzionalità più importanti.

Al momento, comunque, si tratta quasi solo di supposizioni basate sulle poche righe individuate nel documento, e non sappiamo quali siano i piani veri e propri studiati da Google; voi cosa ne pensate?