Se avete la pessima abitudine di spiare lo smartphone degli altri sbirciando sopra la spalla, sappiate che i vostri giorni da ficcanaso stanno per finire. Nel corso di una conferenza sui sistemi neurali che si terrà la prossima settimana a Long Beach, California, Google presenterà un nuovo progetto che utilizza la fotocamera frontale per riconoscere se più di una persona sta guardando lo schermo.

A fine articolo trovate un breve video che vi mostra il principio di funzionamento della nuova soluzione, che a quanto pare funziona in diverse condizioni di illuminazione e posizioni. Bastano appena due millisecondi perché il software riconosca uno sguardo indiscreto e mostri una foto del “furbetto”, interrompendo l’attività in corso.

Tutto avviene nello smartphone grazie a TensorFlow Lite e grazie a una nuova API pubblicata proprio oggi per rendere ancora più semplice l’utilizzo della libreria. Ovviamente non mancano le implicazioni legate alla privacy e su questo Google dovrà prestare molta attenzione.

Hee Jung Ryu e Florian Schroff, i due ricercatori Google che presenteranno il progetto, spiegano che la tecnologia potrebbe essere attivata durante la visione di contenuti sensibili in pubblico. È giunta la fine per gli spioni? Il box dei commenti è a vostra disposizione.

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