L’aggiornamento di Google Play Store pubblicato ieri non ha portato sostanziali novità ma secondo i colleghi di Android Police, che hanno scavato a fondo nel codice dell’applicazione, ci sono parecchie novità in arrivo, alcune delle quali particolarmente interessanti.

La novità più interessanti sono riservate alla sezione “Le mie app” che in un prossimo aggiornamento permetterà di ordinare la lista delle proprie applicazioni secondo alcuni parametri. Sarà possibile ordinarle alfabeticamente, per dimensione, per data di ultimo utilizzo e molto altro.

In questo modo sarà più semplice, ad esempio, trovare le applicazioni meno utilizzate e che possono tranquillamente essere disinstallate dal nostro smartphone. Per il momento sembra che Google stia riscrivendo il codice di Google Play Store per cui le nuove funzioni potrebbero apparire nelle prossime settimane, in occasione dei prossimi aggiornamenti dell’applicazione.

Più interessante, soprattutto per i genitori, è la nuova funzione nascosta tra le righe di codice dell’app, che permetterà al capofamiglia di richiedere che ogni acquisto debba essere autorizzato. Dopo l’introduzione della Family Library, avvenuto nello scorso mese di luglio, è possibile condividere gli acquisti con i propri familiari e la nuova funzione permetterà di tenere sotto controllo le spese, mettendo i genitori al riparo da possibili sgradite sorprese.

Sia il responsabile della famiglia che la persona che sta effettuando l’acquisto verranno informati con un messaggio, permettendo di autorizzare l’acquisto anche nel caso in cui le due persone non fossero nella stessa abitazione. Non è chiaro se in attesa dell’approvazione sarà possibile continuare a utilizzare l’applicazione o se quest’ultima rimarrà in sospeso finché l’acquisto non viene autorizzato.

L’ultima novità scovata nel codice riguarda la possibilità che Google Play Store richieda l’installazione della versione più recente di Google Play Games anche se non sono chiari i motivi di questa richiesta. È possibile che Google voglia utilizzare l’applicazione per distribuire nuove librerie necessarie alle applicazioni o che invece stia pensando allo sviluppo di una componente social per la propria piattaforma di gioco.

Trattandosi di speculazioni sul codice di un’applicazione, non ci sono però certezze che quanto riportato sopra sia destinato a diventare operativo con le prossime versioni di Google Play Store.