Nel 2017 Google ha dichiarato guerra alle fake news e ha avuto il suo bel da fare per evitare che nei risultati delle ricerche venissero visualizzate notizie provenienti da fonti non ufficiali. Il problema è particolarmente grave nel caso di eventi tragici, con le false notizie che rischiano di creare allarmismo e disinformazione negli utenti.

La crociata di Google continua con un cambiamento nelle policy della compagnia, che non permetterà la visualizzazione delle notizie provenienti da quei siti che mascherano il Paese di provenienza. Per fare un esempio, un sito indiano non potrà affermare di essere italiano. In questo modo i lettori potranno sapere con estrema chiarezza da quale Paese provengono le notizie che stanno leggendo ed essere maggiormente consapevoli.

Nel frattempo il colosso di Mountain View sta lentamente passando all’indicizzazione basata sulla versione mobile dei siti Internet, iniziando per il momento da un numero ridotto di pagine. Lo scopo è quello di favorire i siti mobili, visto che la navigazione da desktop è in costante calo.

I test verranno condotti nei prossimi mesi su un piccolo gruppo di siti, che verrà lentamente espanso quando ci sarà la certezza che l’esperienza utente ne trarrà il massimo beneficio. I siti che hanno già una versione mobile responsiva non dovranno fare alcuna variazione, mentre gli altri dovranno aggiornare il proprio sito per essere sicuri di rispondere ai nuovi requisiti posti da Google.

Trovate le indicazioni per adattare il sito al nuovo metodo di indicizzazione mobile first in questa pagina, aggiornata proprio oggi.