TensorFlow, la piattaforma di apprendimento automatico di Google, è stato uno degli argomenti toccati nel corso del keynote inaugurale del Google I/O 2016, conclusosi poco fa e che ha aperto l’evento che coinvolge annualmente gli sviluppatori Android. A riassumere la situazione attuale è stato Sundar Pichai, CEO di Google, che ha ricordato come TensorFlow disponga di una parte open source e di alcune API per la Cloud Platform che permettono agli sviluppatori di accedere ad API e hardware specializzati.

Google ha da poco avviato la realizzazione di alcune unità di apprendimento automatico chiamate Tensor Processing Unit (TPU) già utilizzate per alimentare AlphaGo, che ha da poco battuto il campione mondiale di Go. Sundar Pichai ha ricordato che sembrava impossibile realizzare un’intelligenza artificiale in grado di battere un essere umano in un gioco particolarmente complesso come il Go, dove la componente creativa è molto importante e TensorFlow ha svolto una parte molto importante nella riuscita dell’impresa.

Anche la robotica rappresenta una sfida interessante per Google che sta profondendo parecchi sforzi  nella realizzazione di bracci robotici in grado di sollevare oggetti senza essere stati programmati in maniera specifica. Non mancano infine le applicazioni mediche, come i computer dedicati a rilevare la retinopatia diabetica, una delle principali cause di cecità.