Giornata intensa per Google che dopo aver mostrato il nuovo logo della compagnia, ed aver aggiornato una buona parte delle proprie applicazioni, annuncia tramite il nuovo CEO Sundar Pichai la nascita di Open Media, una alleanza con colossi del calibro di Amazon, Microsoft, Netflix e altri per la definizione di nuovi formati digitali.

In sostanza Open Media avrà il compito di creare nuovi codec e contenitori per la prossima generazione di contenuti ad altissima definizione. Tali codec saranno completamente royalty free e gratuiti per uso commerciale e non.

I primi traguardi da raggiungere per i nuovi codec saranno l’interoperabilità e l’ottimizzazione per il web che comprende anche la scalabilità per qualsiasi dispositivo e larghezza di banda. I nuovi codec dovranno permettere la fruizione dei media anche a dispositivi dotati di ridotta potenza di calcolo ma al tempo stesso dovranno garantire la visione in tempo reale alla massima qualità possibile.

Open Media si propone di mettere fine a decenni di dispute e battaglie legali costose e inconcludenti, legate a licenze d’uso di formati proprietari. Google potrebbe contribuire con i formati Webp e Webm, già compatibili con la maggior parte dei browser in rete.

La lista completa dei partecipanti a Open Media comprende Amazon, Cisco, Google, Intel Corporation, Microsoft, Mozilla, e Netflix. Si nota subito l’assenza di società molto coinvolte nel settore multimediale, come Apple, Sony, Facebook, Vimeo, solo per citarne alcuni. Parecchie di queste società non sono state invitate a partecipare a Open Media ma gli aspiranti partecipanti all’alleanza possono richiedere informazioni attraverso l’apposito modilo

Open Media dovrebbe quindi riuscire a rendere obsoleti molti dei formati attualmente utilizzati, creando nuovi formati maggiormente efficienti ed ottimizzati per le necessità attuali, con il vantaggio di proporre soluzioni completamente libere da costi di licenza.

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