Negli ultimi giorni si è fatto un gran parlare della possibile fusione tra Android e Chrome OS, notizia circolata in rete in seguito ad un articolo del Wall Street Journal. In seguito Google stessa aveva smentito la possibilità che Chrome OS venisse abbandonato e oggi Hiroshi Lockheimer, SVP di Android, Chrome OS e Chromecast, chiarisce la situazione una volta per tutte.

Chrome OS esiste e continuerà ad esistere per molto tempo ancora, anche se conferma che Google è al lavoro per trovare un modo di mettere insieme il meglio di entrambi i sistemi operativi. A sei anni al suo debutto, Chrome OS è molto affermato soprattutto in ambiente scolastico, dove può contare circa 30.000 attivazioni al giorno.

Allo stesso modo Lickheimer esalta i Chromebook, notebook notoriamente economici ed affidabili, e soprattutto che non richiedono la presenza di un antivirus che li rallenta immancabilmente. Google ha portato un paio di interessanti novità di Chrome OS quest’anno, come Chromebook for Work e Apps Runtime on Chrome che permette l’esecuzione di app Android su ChromeOS.

Nei prossimi mesi Lockheimer promette ulteriori novità come un media player rinnovato, un refresh dell’interfaccia che sarà resa conforme alle linee guida del Material Design, prestazioni migliorate e ulteriori affinamenti sul fronte della sicurezza. Nel 2016 saranno presentate alcune decine di nuovi Chromebook, che potranno godere dell’aggiornamento del software ogni sei settimane ed un ciclo vitale di aggiornamenti della durata di cinque anni.

Chrome OS è quindi vivo e vegeto e Google non ha assolutamente intenzione di pensionarlo a favore di un nuovo sistema operativo.

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