Alcuni utenti nella giornata di ieri hanno notato la possibilità di utilizzare Google Assistant in italiano per interagire con app e servizi di terze parti.

Si tratta di una novità degna di nota e che si somma a tutte le altre evidenziate nei giorni scorsi. Dalla possibilità di selezionare porzioni di testo tramite Google Lens, ai promemoria basati sulla posizione tramite Google Home fino ad arrivare alle tanto attese Routine, negli ultimi giorni l’esperienza di fruizione di Google Assistant si è arricchita in maniera davvero importante.

La possibilità di interagire con app e servizi di terze parti tramite l’assistente smart di Google non è una novità in senso assoluto, ma rappresenta una gradita aggiunta per quanto riguarda quelli localizzati in lingua italiana.

A questo proposito è opportuno sottolineare come il menù con i relativi suggerimenti sia in realtà comparso soltanto ad un numero piuttosto limitato di utenti, sebbene in verità la feature risulti disponibile per un numero più ampio, anche se non ancora per tutti. Tra gli esempi riportati possiamo ricordare “chiedi a GialloZafferano la ricetta per un primo veloce” o anche “gioca con Akinator”. Una volta formulate richieste di questo tipo, il dialogo continuerà con quel determinato servizio, non più con Assistant, con tanto di voce differente ed il dialogo proseguirà finché non verrà dato il comando “esci”. Le indicazioni vengono date in modo molto chiaro: in alto viene visualizzato il nome del servizio richiamato con tanto di simbolo della X per uscire, insomma come se si trattasse di un’app a sé.

La novità potrebbe sembrare di poco conto, ma è sufficiente non limitarsi ai semplici esempi riportati e pensare alle possibili implicazioni pratiche per comprendere l’importanza di questo step ulteriore, in grado di accrescere significativamente le possibilità e dunque l’utilità di Google Assistant anche nella nostra lingua. A questo punto non resta che attendere l’arrivo in Italia di Google Home.

Vai a: Google Lens in Assistant introduce la selezione del testo, intanto Google Home riceve i promemoria basati sulla posizione