L’intelligenza artificiale “Google Assistant” punta sul senso dell’umorismo per risultare più amichevole e divertente.

Uno dei grandi difetti delle IA è che, alla lunga, a causa della loro monotonia e serietà possono annoiare l’utente. Ma con l’arrivo di Google Home, i ragazzi di Google hanno capito che un’IA in costante comunicazione con gli esseri umani deve avere un briciolo di umorismo. A tal proposito Christopher Mims del Wall Street Journal ha dichiarato che un gruppo di scrittori di Pixar e The Onion (noto giornale satirico americano) stanno collaborando con Alphabet e Amazon per arricchire questo aspetto dell’IA.

Questa necessità è nata dal fatto che le persone formano una sorta di “connessione emotiva” con le intelligenze artificiali, sia che stiano parlando con uno smartphone che con un robottino. Quindim avere un’IA all’altezza della situazione e in grado di strappare qualche sorriso, dovrebbe spingerne significativamente la diffusione.

Insomma, questo piccola ma indispensabile aggiunta sarà un fattore determinante per Google Home visto che sarà in costante comunicazione con l’utente e che ci si interfaccerà ad esso principalmente con la voce.