Google ha annunciato in diverse occasioni che il suo assistente digitale non sarebbe stato compatibile solamente con le app del proprio ecosistema, ma messo a disposizione degli sviluppatori per permettergli la gestione del maggior numero possibile di applicazioni.

Un assaggio del potenziale di Google Assistant arriva dalle azioni che si possono eseguire su WhatsApp, YouTube, Gmail o anche Google Chrome, il quale adesso ha ampliato ulteriormente il margine d’azione dell’assistente californiano consentendogli di eseguire delle azioni precise.

La novità tuttavia è ancora limitata a pochi fortunati: anzitutto è necessario avere un Google Pixel 4 con la nuova generazione di Google Assistant e la navigazione gestuale attiva, poi bisogna entrare nei flags di Chrome (digitando nella barra degli indirizzi chrome://flags/) per abilitare la voce Direct Actions.

Dopo aver confermato le modifiche con un riavvio del browser, si possono sperimentare tramite Google Assistant i nove comandi attivi al momento: apri un nuovo tab, chiudi questo tab, chiudi tutti i tab, torna indietro, vai avanti, ricarica, salva questa pagina tra i preferiti, apri la cronologia, apri i download.

Qualcosa insomma si muove nella direzione segnata da Google, quella in cui presto potremo controllare con la voce buona parte delle funzionalità di uno smartphone (se non tutte, spostando in avanti l’orizzonte temporale). Trovate sia la direzione corretta?