Dopo l’inizio del rollout delle “Collezioni” a cui abbiamo assistito nella giornata di ieri, oggi torniamo a parlare dell’applicazione Google e di una sua nuova implementazione. Infatti, la multinazionale sembra aver abilitato sugli smartphone con sistema operativo Android aventi installata quest’app un nuovo servizio che renderà felici tutti gli amanti dei Podcast. Mediante un’apposita interfaccia ed un player musicale – sia in-app che nella barra delle notifiche – adesso l’applicazione ci permette di ascoltare, salvare, fissare sulla home e sottoscriverci ai nostri podcast preferiti.

Questo player, decisamente molto minimale, è composto dal pulsante Play (che si trasforma in pausa alla pressione e viceversa), una freccetta circolare in senso antiorario per tornare indietro di 10 secondi, una in senso orario per andare avanti di 30 secondi e un piccolo bottone in basso per la velocizzare la riproduzione. Nella schermata dove è proiettata la lista dei podcast, è presente, in corrispondenza del pulsante play, un’icona circolare che ci informa sullo stato della riproduzione: se il bordo del cerchio è colorato per intero vuol dire che non abbiamo ancora iniziato ad ascoltare il podcast, mentre se è trasparente vuol dire che lo abbiamo ascoltato tutto.

Quest’ultimo aspetto è molto importante perché rappresenta il fulcro dell’ecosistema Google. L’introduzione di questo nuovo servizio, infatti, non si limita solamente agli smartphone o tablet con l’applicazione Google, ma si integra perfettamente anche con Google Assistant e con tutti i dispositivi per la casa Google Home. Ciò significa che nel breve tempo avremo la possibilità di iniziare ad ascoltare un podcast sul nostro dispositivo mobile e finire di produrlo – grazie al salvataggio dello stato di riproduzione – a casa nostra mediante un’apposita richiesta da fare a Google Home via Assistant.

Il lato “negativo” di questo servizio è che i Podcast disponibili per la riproduzione sono, per il momento, esclusiva di Pacific Content, quindi non aspettatevi tanti contenuti nella nostra lingua. Probabilmente, se questo servizio prenderà piede nel mondo, Google potrà stringere maggiori collaborazioni così da rendere la sua presenza utile anche nel nostro paese. E voi siete assidui utilizzatori dei Podcast? Fatecelo sapere nel box dei commenti!