Contrariamente a quello che si pensava a giugno, ora Nest e Google sembrano intenzionate a collaborare ancora più in stretto contatto per lo sviluppo di un ecosistema per l’IoT, più probabilmente Google Home: una parte del team della start-up verrà trasferito per lavorare al progetto mentre l’altra rimarrà ad occuparsi di lavori indipendenti.

Gli sviluppatori di Nest riassegnati lavoreranno guidati da Hiroshi Lockheimer e potremmo ipotizzare che il loro compito sarà la creazione di un sistema nuovo oppure un collegamento tra quelli già esistenti.

La piattaforma unificata per gli accessori smart dovrebbe funzionare sia con quelli certificati “Works with Nest” che con Brillo e potrebbe rafforzare l’importanza di entrambi nel campo della domotica. Attualmente non sappiamo cosa stia architettando Alphabet ma perlomeno ora siamo sicuri che Nest non chiuderà i battenti ma lavorerà con Google per la costruzione di uno standard e di una soluzione unificata per tutti i sistemi tecnologici casalinghi.