Quello delle batterie resta uno dei principali problemi per gli utenti smartphone, spesso costretti a ricorrere a soluzioni alternative per arrivare fino a sera con il proprio telefono ancora acceso.

I ricercatori di produttori di smartphone e istituzioni scientifiche sono costantemente impegnati nella ricerca di possibili nuovi modi per ovviare a tale limite dei dispositivi elettronici e uno dei più interessanti è quello che potrebbe sfruttare l’energia del corpo umano.

Sono diverse le opzioni che hanno di fronte i ricercatori, potendo “catturare” l’energia sfruttando la pressione esercitata sul corpo, il movimento o anche il calore.

Sarebbe proprio quest’ultima la soluzione più efficace secondo gli ingegneri della North Carolina State University, che hanno già costruito un prototipo che sfrutta tale tecnologia, capace di accumulare energia senza bisogno che l’utente faccia nulla (anche se richiede dispositivi molto precisi e, pertanto, costosi).

Purtroppo tale tecnologia è in grado di generare poca energia, insufficiente ad alimentare gli attuali smartphone e proprio per questa ragione un altro team di ricercatori sta provando a studiare una soluzione che consenta di realizzare dispositivi che richiedano pochissima energia per funzionare.

Prima di avere risultati apprezzabili, ad ogni modo, bisognerà attendere ancora qualche anno. Fino ad allora dovremo accontentarci delle nostre classiche batterie.