Google Keep è una di quelle app che si merita un posto riservato in prima fila fra le indispensabili di chi utilizza lo smartphone anche come semplice taccuino. Promemoria, note audio, foto, appunti e così via, questo può tenere a mente Google Keep, un’app che fa di tutto per funzionare da bloc-notes per quello che ci passa per la testa durante il giorno.

E oltre alla semplicità d’uso, il bello è che tutto questo ce lo possiamo ritrovare su qualsiasi dispositivo collegato allo stesso account: la magia dell’ecosistema di casa Mountain View. Comunque, non dilunghiamoci troppo e vediamo subito perché chi finora ne ignorava l’esistenza (e l’utilità) dovrebbe usare Google Keep.

Cos’è e come funziona Google Keep

Prima di pensare a spiegare perché dovreste utilizzare Google Keep, è doveroso capire che cos’è nello specifico. Per farla semplice, si tratta di un’app contenitore in cui annotare tutto quello che vi passa per la mente, una specie di taccuino multiuso come vi dicevamo sopra. Detta altrimenti, Google Keep è un’applicazione pensata proprio per sostituire le vecchie agende in cui qualche anno fa segnavamo impegni, promemoria, disegni o altre note di vario genere.

google keep tta

Spazio quindi a testi, elenchi, ma anche a disegni, immagini e persino note audio che l’app è in grado persino di trascrivere testualmente. Tutto questo viene inglobato in un’interfaccia in stile Material Theme, cioè curata, semplice e soprattutto coi bordi degli elementi arrotondati. Aggiungere etichette, o colori diversi per ordinarle a proprio piacimento (mettendo in risalto una nota piuttosto che l’altra) è una chicca che rende piacevole e possibile ritrovare ciò che serve nel momento giusto.

Come vi anticipavamo nelle premesse, tutto quello che annotiamo su Google Keep, viene poi sincronizzato automaticamente sul proprio account Google, e di conseguenza ce lo ritroviamo su qualsiasi dispositivo col medesimo profilo: smartphone, tablet, computer o indossabile che sia. Queste sono le principali funzioni di Google Keep, che ora è anche compatibile con Google Assistant, un servizio a cui Big G tiene parecchio che vi vogliamo spiegare subito nel dettaglio.

Come utilizzare Google Keep

Se siete arrivati fin qui nella lettura vuol dire che Google Keep vi intriga. E ora che vedremo come utilizzarla, non è da escludere che ve ne innamoriate per la sua semplicità d’uso, fra le sue qualità principali. Una volta scaricata e installata, per prima cosa dovete inserire le credenziali del vostro account Google per poterne sfruttare appieno le funzionalità di condivisione.

Fatto questo vediamo come prendere una nota. C’è un pulsante con una “+” colorata in stile Mountain View, che vi invita a inserire qualcosa nell’app. Cliccandoci su Google Keep vi dà carta bianca. Oltre ai semplici appunti testuali, c’è un menù in basso a sinistra da aprire, con i vari suggerimenti su cosa fare: scattare una foto, scegliere un’immagine, fare un disegno, una registrazione o magari un elenco delle cose da fare durante la giornata.

Alla sinistra di questo menù si trova invece un’altra sezione a scomparsa selezionabile con l’icona a tre puntini (che vedete nello screenshot qui sopra colorato di rosa), in cui scegliere fra varie opzioni: eliminare la nota, crearne una copia, inviarla, aggiungere un’etichetta, colorarla o magari aggiungere un collaboratore per mostrarla su un altro account.

È proprio questa una delle funzioni più interessanti di Google Keep, che apre a impieghi lavorativi in cui condividere una nota con un gruppo di colleghi può tornare utile per aggiornare la stessa a più mani. In caso contrario, qualora vogliate soltanto condividerla così com’è senza darne il concesso a eventuali modifiche, basta invece optare per l’opzione “Invia”.

Con i vari promemoria elencati, la vista generale è quella di un’interfaccia semplice da utilizzare e immediata da consultare visibile con un menù a finestre classico, con più elementi sullo schermo, o con un’interfaccia a elementi singoli da scorrere uno per uno come un feed. L’altra chicca utile per organizzare al meglio i propri appunti di Google Keep è infine la suddivisione fra Note e Promemoria, utile per semplificare ancor più il quadro, con l’eventualità di aggiungere un’etichetta per personalizzare ancor più il proprio archivio.

Questo è tutto quello che possiamo fare con Google Keep, e se putacaso qualcosa non vi fosse chiaro potete consultare la guida ufficiale di Google, accessibile tramite questa pagina, oppure farcelo sapere nei commenti qui sotto.

Dispositivi compatibili e download di Google Keep

Google Keep come tutte le app di Big G è compatibile con la maggior parte dei dispositivi Android, fra smartphone, tablet e persino smartwatch con Wear OS. Questo vale per l’app, ovviamente, che potete scaricare direttamente dal Google Play Store o dal link racchiuso nel badge qui sotto. Per chi intendesse consultare gli appunti e i promemoria presi con Keep, oltre alla variante per iOS, c’è anche la versione web da tenere in considerazione, accessibile da qualsiasi dispositivo abbia accesso a un browser.