Quali sono gli effetti concreti e realistici della Modalità scura, alias dark mode, che si è stagliata nell’ultimo periodo come uno dei grandi trend del 2019?

Tutti i sistemi operativi, applicazioni e portali più popolari sono andati gradualmente ad aggiornarsi per offrire questa versione dell’interfaccia con i colori principali invertiti ovverosia con lo sfondo che passa da un brillante e (alla lunga, per gli occhi) fastidioso bianco a un più riposante e energeticamente risparmioso nero.

Che cos’è la Modalità scura

I benefici della Modalità scura sono presto detti: da un lato per l’autonomia del dispositivo dell’altro per la nostra vista. Per quanto riguarda il primo punto, sostituendo il bianco con il nero la batteria degli smartphone con schermi organici (OLED o AMOLED) può durare di più visto che ogni singolo pixel è in grado di illuminarsi autonomamente.

Quando si deve riprodurre il nero, il pixel semplicemente si spegne e si comprende subito quanta batteria si salva. Il secondo punto riguarda i nostri occhi, perché il bianco – soprattutto la sera – può davvero affaticare molto lo sguardo e compromettere la qualità del sonno. Attivando il dark mode, tutti gli altri colori vanno a adattarsi a questo cambio drastico.

Le app e i portali con Modalità scura

Dark mode twitter tuttoandroid

Non è un caso che le applicazioni che richiedono più tempo speso e dedicato come Netflix oppure Spotify senza dimenticare la piattaforma videoludica Steam sono già di loro natura con sfondo nero proprio per rilassare l’utente e rendere più confortevole esperienza.

Tutti si stanno adeguando alla (molto più che) moda: da Android fino a Facebook Messenger passando da Twitter e probabilmente presto anche su WhatsApp, la modalità notturna è molto più che un trend passeggero, ma un vero e proprio cambiamento radicale nell’approccio all’uso dello smartphone.

In realtà, si potrebbe considerare più che altro un ritorno al passato dato che i primi monitor CRT monocromo vedevano il fosforo verde solitamente apparire su schermo nero con una filosofia per certi versi paragonabile a quella dei display OLED.

Gli effetti della Modalità scura sul nostro organismo

Pupilla

Quali sono gli effetti realistici sul nostro organismo? La pupilla è il foro che permette l’ingresso della luce negli occhi; le lenti delle fotocamere si sono ispirate al suo funzionamento e non a caso si parla di “apertura”. Quando l’illuminazione ambientale è molto intensa, la pupilla si restringe fino a diventare quasi un puntino immerso nell’iride. Al contrario, di notte, per catturare quanta più luce possibile si spalanca letteralmente, appunto, “aprendo” al massimo la propria estensione.

Con la modalità di visualizzazione classica, lo schermo bianco brillante rivolto direttamente sul viso costringe le pupille a lavorare piuttosto chiuse. Di notte, però, tutto il resto e ciò che ci circonda è scuro e lo stress per la vista è notevole. Senza nemmeno contare il discorso della luce blu e della cattiva abitudine di usare lo smartphone finché ci si addormenta.

I contro della Modalità scura

Non si deve pensare che il dark mode abbia solo benefici, perché al contrario potrebbe non essere la scelta ideale per determinati utenti. A livello fisico, la modalità tradizionale porta la pupilla a restringersi e si possono apprezzare più nitidamente i dettagli mentre con la Modalità scura tutto è più “morbido” con l’aggiunta di un fenomeno che colpisce soprattutto chi soffre di miopia e/o astigmatismo.

Il testo, soprattutto quello bianco, risulta leggermente sfocato con una lettura un po’ meno precisa, dunque lo sforzo impresso agli occhi potrebbe essere addirittura maggiore di quello dello schermo bianco e, se così fosse, l’uso deve essere sconsigliato.

In realtà, la tesi è che la Modalità scura sia certo un’ottima scelta per tutto ciò che abbiamo elencato in precedente, ma che nella pratica sia un procedimento innaturale per l’essere umano. L’homo sapiens è un animale diurno e che, come è stato dimostrato, predilige la visione di elementi scuri su sfondo chiaro soprattutto quando necessità di reattività, concentrazione e rapidità nelle performance.

Perché scegliere la Modalità scura

Problemi vista

Perché, dunque, scegliere il dark mode se quello tradizionale è il più vicino alla nostra visione e garantisce migliori performance? Si ritorna alla partenza, a uno dei due punti vincenti della versione scura dell’interfaccia ovvero l’effetto sui nostri occhi che saranno più riposati e, sul lungo periodo, svilupperanno meno difetti (leggi l’approfondimento sui problemi agli occhi dovuti all’uso di smartphone).

Nello specifico, il rischio più grande è quello di miopia che viene stimolata in modo significativo dall’illuminazione spinta dello schermo e che interesserà circa la metà della popolazione entro il 2050. Dunque, in questo senso è una scelta con il proprio senso di esistere e di essere sfruttata.

Va da sé che l’effetto migliore si ottiene quando si utilizza la Modalità scura di notte, quindi la logica vorrebbe che si dovesse prediligere il dark mode soprattutto quando l’illuminazione ambientale cala, mentre in pieno giorno, con forte luce solare, quella tradizionale può migliorare reattività e precisione.

Insomma, le risposte e i riscontri scientifici ci sono, rimane inevitabilmente il discorso sulle preferenze personali che non si possono certo dimenticare. Rimane una considerazione finale molto importante: dark o light mode, bisogna salvaguardare la vista e dunque meglio evitare un uso eccessivo dello smartphone per la maggior parte della giornata.