Una delle differenze più importanti fra display LCD display OLED, è la tendenza per quest’ultimi di essere suscettibili al tanto chiacchierato effetto burn-in. Magari non vi sarà mai capitato di notarlo sui vostri smartphone, ma in rete esistono centinaia di casi in cui vari utenti lamentano fenomeni di burn-in o “ghosting” durante l’utilizzo di un dispositivo.

Che cos’è l’effetto burn-in

Chiariamo innanzitutto un aspetto chiave dell’effetto burn-in: non si tratta di display che presentano danni da bruciature – burn, in inglese, vuol dire bruciare. Si tratta invece di un fenomeno in cui è possibile notare uno scolorimento permanente di una porzione del display dello smartphone. Di per sé il display del dispositivo non presenta danni che ne limitano il suo utilizzo, ma in presenza di burn-in sono spesso ben visibili effetti di “ghosting” o scolorimento permanente.

smartphone display burn-in

Nel mondo mobile questo genere di problema è spesso visibile a livello della barra di navigazione o della barra delle notifiche, ovvero le regioni del display dove vengono mostrate immagini statiche per lungo tempo.

Da cosa dipende l’effetto burn-in

Il burn-in del display è strettamente legato alla natura in cui i pannelli sono realizzati. Nel corso del tempo i componenti che emettono luce invecchiano, un processo che tende a variare la luminosità e quindi la corretta riproduzione dei colori. Con il burn-in alcune porzioni del display “invecchiano” più velocemente, causando così una più o meno marcata differenza di tonalità di colori e di luminosità.

Questi problemi si manifestano più frequentemente in vicinanza della status bar o dei tasti di navigazione virtuali in quanto mostrano costantemente colori, icone e/o testo, dove invece il resto della porzione del display varia il contenuto mostrato fra immagini, colori, testi, icone e tanto altro. I pixel che compongono la matrice OLED dei display va quindi incontro ad un utilizzo piuttosto differente, il che potrebbe portare ad una variazione dei colori riprodotti.

È possibile prevenire il burn-in?

Alcune tecnologie come i pannelli AMOLED di Samsung sono realizzati con una particolare matrice di pixel che necessita di meno corrente per emettere luce. In aggiunta, i pannelli OLED utilizzati negli smartphone di fascia alta sono tendenzialmente più duraturi di quelli presenti in terminali di fascia bassa, proprio per il tipo di tecnologia di illuminazione dei pixel presente.

Oltre alla componente hardware è presente anche quella software; in questo caso, ad esempio, gli OEM di dispositivi wearable possono sfruttare la “protezione burn-in” direttamente a livello dell’OS di Google. Tramite essa l’OS si occupa di spostare periodicamente di qualche pixel il contenuto visualizzato dal display, cosa che ad esempio è possibile trovare anche per gli smartphone con la modalità Always-on Display (AoD) attiva.

Come prevenire l’effetto burn-in

Ecco una serie di semplici consigli per evitare l’effetto burn-in anche nel caso in cui il vostro smartphone non sia affetto da questo problema:

  1. mantenere la luminosità del display ad un livello non troppo elevato. Luminosità alte comportano un consumo maggiore di corrente e potrebbe incidere sulla vita media del pannello;
  2. ridurre il tempo necessario prima che il display vada in blocco automatico;
  3. utilizzare la modalità scura se supportata dal vostro smartphone;
  4. utilizzare la modalità immersiva se presente. Questa nasconde la barra delle notifiche cosicché non siano visualizzate icone statiche;
  5. scegliere un wallpaper con colori scuri e cambiarlo di tanto in tanto;
  6. utilizzare tastiere – come Gboard di Google – che permetteno di attivare il tema scuro;
  7. se utilizzate spesso applicazioni per la navigazione, scegliere quelle in cui non sono presenti elementi UI statici e piuttosto luminosi;
  8. abbandonare i tasti di navigazione e passare invece a quelli tramite gesture. Questo riduce la presenza di icone statiche nella porzione inferiore del display.

Display OLED di nuova generazione dovrebbero garantire un utilizzo spensierato per diversi anni, ma nessuno vi vieta di seguire i consigli appena visti per ridurre al minimo la possibilità di ritrovarvi con un display con effetto burn-in visibile.