Jolla è una piccola azienda nota per il suo aver portato avanti il progetto MeeGo rivedendolo e creando Sailfish OS, installato a bordo dello smartphone The Jolla – il primo prodotto dalla società. Al Mobile World Congress abbiamo finalmente avuto l’occasione di provare con mano il telefono e siamo rimasti positivamente impressionati.

Il dispositivo è di dimensioni tutto sommato contenute ed è costruito con grande cura; i materiali sono di ottima qualità e il feeling in mano è ottimo. Particolare la scelta di rendere molto squadrati alcuni bordi quando altri sono curvi.

Fisicamente il dispositivo spicca rispetto a tanti altri, ma non è certo il design o l’insieme delle caratteristiche hardware a rendere The Jolla degno di nota: è Sailfish OS ad essere al centro dell’attenzione e a rendere questo dispositivo davvero speciale.

Il sistema operativo è basato al 100% sulle gesture e non presenta pulsanti né fisici né software: non ci sono neppure pulsanti come “indietro” o “annulla”: tutto è gestito tramite gesture. Partiamo dalle più basilari:

  • un doppio tocco a schermo spento accende il dispositivo
  • uno swipe dall’alto verso il basso espone il menù oppure, nella schermata home, spegne lo schermo
  • uno swipe da destra verso sinistra accetta i dialoghi (ad esempio: fissa il tempo della sveglia)
  • uno swipe da sinistra verso destra annulla l’azione (ad esempio: torna alla schermata precedente)
  • uno swipe da sinistra verso destra partendo dall’esterno (fuori dallo schermo) mostra una schermata con le applicazioni attualmente in uso, l’ora e la carica della batteria oppure ritorna alla home

Le gesture sono molte, ma la curva di apprendimento è breve. Già pochi minuti dopo aver cominciato ad usare il dispositivo ero in grado di districarmi senza problemi all’interno del sistema. Indubbiamente per un utente abituato ad Android la differenza è grande e ci potrebbe volere del tempo prima di poter padroneggiare appieno il sistema.

Parlando di Android, Sailfish OS offre piena compatibilità con le applicazioni Android e le prestazioni sembrano essere decisamente interessanti. Stefano Mosconi di Jolla ci ha mostrato il funzionamento di Spotify e siamo rimasti colpiti per la velocità di esecuzione, pari a quella di uno smartphone Android di fascia comparabile a The Jolla.

Particolarità delle applicazioni Android su Sailfish OS è il fatto che dalla schermata home, dove vengono mostrate le applicazioni in esecuzione, è possibile vedere solo l’ultima applicazione in esecuzione. Questo accade perchè Android tiene in esecuzione solo una app alla volta, mentre le applicazioni in background vanno in stato freezed e sono impilate, con l’ultima app in esecuzione (quella attiva) sopra alle altre. In questo modo solo l’ultima è visibile, poiché le altre sono nascoste all’interno della pila.

The Jolla è tra i dispositivi più interessanti che abbiamo visto alla fiera perché è tra i pochi a proporre un’esperienza utente diversa rispetto agli standard imposti da iOS e da Android. Auguriamo buona fortuna a Jolla.