Nokia ha pubblicato il suo Threat Intelligence Report 2017, uno studio nel quale cerca di mettere in chiaro la situazione malware e similari grazie ai dati collezionati tramite NetGuard; Android, tra i vari sistemi operativi considerati, risulta il più colpito (anche grazie ad una diffusione enorme di dispositivi con a bordo il robottino verde).

Stando ai dati, nello scorso anno il 68% dei dispositivi infettati utilizzava Android, il 28% Windows e la restante parte suddivisa tra gli altri OS (tra cui principalmente iOS). Interessante il tasso di infezione dei dispositivi Android: secondo quanto pubblicato da Nokia, ogni mese circa lo 0,94% dei dispositivi Android viene infettato, tasso che crolla a 0,05% per i dispositivi che installano applicazioni solo da Google Play Store; un dato importante, che sottolinea in modo chiaro come l’installare applicazioni da terze parti può risultare estremamente pericoloso.

Il tasso di infezione generale è dello 0,68% per i dispositivi mobili, mentre è dello 0,2% per dispositivi Windows (anche PC) collegati alla rete mobile; Android rimane quindi la piattaforma più colpita e più attrattiva per i cybercriminali, con una crescita del 53% nel numero di malware dedicati al robottino verde rispetto all’anno scorso.

Anche gli attacchi DDoS lanciati da dispositivi Android (magari utilizzati da qualche malintenzionato dopo aver infettato il dispositivo di un semplice utente) sembrano crescere di importanza, con un attacco che ha utilizzato ben 150 mila dispositivi e ha richiesto a Google e alle aziende impegnate un certo lavoro per abbattere la botnet e per la rimozione di oltre 300 applicazioni dal Play Store; non solo, perché Nokia sembra aver investigato su un attacco DDoS accidentale scatenato da un unico smartphone, in grado di inviare nel giro di un minuto circa due milioni di pacchetti dati da 52 byte e risultando come un vero e proprio attacco DDoS per il server del produttore coinvolto (il tutto a causa di un difetto in un aggiornamento software).