Dan Morrill, ingegnere presso Google che da tempo lavora al progetto Android, ha recentemente rivelato in suo post su Google+ qualche pezzo di storia del noto sistema operativo del robottino nell’epoca in cui ancora doveva uscire allo scoperto ed era ancora solo una voce di corridoio, nel 2007. Nello specifico, Morrill ci ricorda di come lavoravano alacremente in quel periodo, e di come si prese un paio d’ore di tempo per creare con Inkscape quella che poteva essere una prima mascotte per Android, al fine di mostrarle nelle slide di una presentazione. Ne produsse 4 varianti, che come possiamo vedere sono ben diverse dall’odierno e arcinoto Bugdroid (che noi chiamiamo “robottino verde”):

Forse erano il risultato di un periodo di lavoro frenetico. Forse non c’è mai stato uno studio semiotico vero e proprio. Forse l’autore era ben conscio che non sarebbero rimaste tali. Ma non c’è dubbio che questi disegni hanno tutto meno che l’appeal di un simbolo universalmente conosciuto ed apprezzato come la mela di Apple, la mora di RIM o la finestra quadricroma di Windows. O come lo stesso Bugdroid, disegnato poco dopo dalla professionista Irina Blok.

In ogni caso, il giudizio su questi robottini colorati non può che variare dal “bruttino” al “pugno nello stomaco”, con buona pace del buon Morrill. Ma questo comunque non ha impedito che gli addetti ai lavori chiamassero affettuosamente gli automi “Dandroid”, dal nome del loro autore.

Un altro piccolo particolare riguarda la versione di Android che è stata “decorata” coi Dandroid: era la seconda versione per gli sviluppatori, e per gli addetti ai lavori era nota come R2-D2 (da “Release to Developers 2”), dal nome del robot di Guerre Stellari in Italia assurdamente tradotto come C1-P8. Questa informazione risale ai tempi in cui si prospettava di chiamare le versioni di Android con i nomi dei più noti robot del cinema e della letteratura, idea che fu abbandonata dal momento che quasi tutti i nomi di robot famosi sono marchi registrati. Peccato, ma anche i dolci non sono male.

[via The Verge]